martedì 30 aprile 2013

Crisi, Confesercenti: E' il lavoro autonomo a pagare il prezzo più alto

Dal 2008 persi 416mila occupati e 68 miliardi di reddito: un crollo che trascina giù anche il reddito nazionale.









"Tra recessione e austerity, i lavoratori autonomi sono la fascia che, proporzionalmente, ha pagato il conto più salato di questi cinque anni di crisi, perdendo sul campo 416mila posti di lavoro e bruciando 68 miliardi di reddito disponibile. Un dato, quest'ultimo, che fa virare in negativo l’intero reddito primario nazionale (-30,9 miliardi)".

L’analisi è di Confesercenti che, in occasione del Primo Maggio, momento della riflessione sul tema del lavoro, lancia l’allarme per gli autonomi, composti in larga parte da piccoli e micro imprenditori e schiacciati tra fisco e recessione, chiedendo l’intervento dell’Esecutivo.

"Dalle autorevoli dichiarazioni rilasciate da più di un ministro – scrive la Confederazione – il nuovo Governo dimostra di riconoscere l’esigenza di ridurre la pressione fiscale attraverso un piano di tagli della spesa pubblica inefficiente e improduttiva, come Confesercenti suggerisce da anni. L’augurio è che i tagli siano portati avanti in modo rapido e coraggioso: secondo le nostre stime, si possono liberare 70 miliardi di euro".

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