giovedì 28 marzo 2013

Riccia-Bojano, sì al progetto per l'assistenza domiciliare

Fanelli: "Soddisfatti. Garantiamo servizi utili e necessari ai cittadini".












"Siamo soddisfatti perché realizziamo la politica dei piccoli passi, ma concreti e utili. Siamo pronti per offrire un nuovo servizio agli anziani in un momento di crescenti difficoltà". Micaela Fanelli, presidente dell’Ambito Territoriale Sociale di Riccia-Bojano, commenta con soddisfazione la partecipazione, da parte dell’Ambito, all’avviso pubblico dell'Inps-Gestione ex Inpdap per l'adesione al progetto Home Care Premium 2012.

"Per questo ulteriore traguardo di concretezza e vicinanza - ha affermato Fanelli - metteremo il consueto ed impeccabile impegno. Dimostriamo concretamente l'utilità dei Piani sociali. Mentre la politica dei 'contro' e dei 'no' appare prevalere, noi ci siamo sempre e mettiamo in campo la politica del 'si può fare'. E puntiamo tutto sul dare servizi utili e necessari ai cittadini".

Va sottolineato che nei giorni scorsi è stato firmato l’Accordo di Programma che  prevede interventi di assistenza domiciliare ai residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Riccia-Bojano.

Il progetto partirà il 1 giugno 2013. Avrà la durata di un anno e sarà rivolto a 70 dipendenti e pensionati pubblici, utenti della gestione Inps ex-Inpdap, i loro coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado, non autosufficienti.

Nello specifico, i principali benefici, a scelta dell’utente, previsti dal progetto sono: - contributi economici mensili, fino ad un valore massimo di 1.200 euro mensili (erogati direttamente dall’Inps-Gestione ex-Inpdap alla famiglia che si prende cura della persona non-autosufficiente), erogati in relazione al bisogno ed alla capacità economica del nucleo familiare (Isee); - servizi di sollievo domiciliare, svolti da operatori.

Il progetto, inoltre, prevede attività di formazione, consulenza e supporto ai nuclei familiari che si prendono cura della persona non-autosufficiente, dei volontari e delle assistenti familiari. Nonché attività di valutazione della non-autosufficienza e redazione del programma socio-assistenziale familiare, da condividere con la persona non-autosufficiente e la sua famiglia.

Il progetto entrerà nella fase operativa nel mese di marzo 2013. Per informazioni, è possibile rivolgersi all’Ufficio per la cittadinanza sociale presso i Comuni rientranti dell’ambito Territoriale Sociale.

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