mercoledì 6 febbraio 2013

Tedeschi torna sui tagli alla spesa pubblica: La gestione sanitaria va attentamente rivista

"Medicinali e prodotti medicali scaduti pagati più del prezzo di mercato, sprechi inammissibili".











"Sprechi della pubblica amministrazione, è di questi giorni la notizia dell’inchiesta per i medicinali scaduti venduti come nuovi agli ospedali molisani. E proprio in questi giorni le indagini si sono spostate presso il centro acquisti dell’Asrem per verificare le fatture. Va capito come mai tali prodotti venissero comprati da un fornitore, spendendo in questo modo anche fino a tre volte in più stando alle notizie riportate dai maggiori organi d’informazione regionali, invece di essere acquistati direttamente dal produttore, cosa che avrebbe consentito di risparmiare somme considerevoli".

A parlare è Cosmo Tedeschi, capogruppo dell’Italia dei Valori in consiglio regionale nel corso dell’ultima legislatura. "E questa – aggiunge il consigliere uscente – è solo la punta dell’iceberg di un sistema in cui sembra che non ci si curi affatto del contenimento della spesa. Ciò fa ancora più impressione se si considera che il settore sanitario regionale è commissariato proprio a causa di un ingente debito da cui il Molise non riesce ancora a rientrare. Debito che imporrebbe una limitazione severa delle spese. Invece qui l’unica cosa che su cui si risparmia è la spesa per il personale.

E quando un dipendente va in pensione non si possono fare i concorsi per sostituirlo, almeno non finché il debito non torna in pari, con tutte le inevitabili conseguenze sull’organico dei reparti e di riflesso sulle prestazioni erogate. Tutto ciò mentre l’Asrem continua a gestire le proprie finanze come se fossero illimitate. E chi ne fa le spese, ancora una volta, è il cittadino al quale nel frattempo si continuano a chiedere sacrifici".

Per Tedeschi, che della lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione ha fatto un impegno personale nel corso del proprio incarico consiliare, una situazione di questo tipo "non può più essere accettata. La gestione della sanità, come tutti gli altri settori amministrativi, deve essere sottoposta ad un’attenta e vigile revisione. La riduzione della spesa è un obiettivo fondamentale per il rilancio e lo sviluppo dell’intera Regione. Ed è un intervento che non può più essere rimandato. Ne va del benessere della popolazione".

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