giovedì 17 gennaio 2013

Redditometro, Corte dei conti: Evitare un uso disinvolto delle informazioni non verificate

Lo dice il presidente della Corte dei conti Giampaolino, parlando del nuovo redditometro.











Giampaolino, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di orientare sempre più il sistema informativo della fiscalità alla gestione del rapporto con i contribuenti ed alla effettiva semplificazione degli adempimenti. Una maggiore semplificazione e la predisposizione in appositi modelli di informazioni già in possesso dell’Amministrazione fiscale, favorisce infatti, come indica l’esperienza internazionale, la tax compliance, diminuendo il livello degli errori e delle omissioni, non sempre dovuti a scarsa comprensione o capacità e smontando l’alibi di un sistema complesso, faticoso e poco decifrabile.

Più volte la Corte dei conti - ha ricordato Giampaolino - ha avuto occasione di sottolineare che le banche dati possono essere un formidabile strumento di tax compliance, soprattutto se utilizzate in un’ottica persuasiva, tale da guidare il comportamento del contribuente nella fase dell’adempimento. Il Presidente, inoltre, ha affermato che un aspetto che sta particolarmente a cuore alla Corte e che pure trova ampia considerazione nel documento della Commissione, è quello dalla qualità dei dati.

Su questo fronte occorre il massimo impegno dei tecnici e delle amministrazioni, evitando un uso disinvolto di informazioni disallineate o non verificate. A questo proposito il Presidente Giampaolino ha, anche, accennato agli inconvenienti che l'utilizzazione di informazioni non corrispondenti alla realtà economico-sociale può determinare in sede di applicazione di sofisticati strumenti di accertamento quali il "nuovo redditometro" di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 24 dicembre 2012 (pubblicato nella G.U. n. 3 del 4 gennaio 2013).

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