La decisione del ministro di chiudere le urne agli universitari fuori sede scatena l'ira di tutti i partiti. Dal Pd al Pdl, passando per Sel e Lega: il disappunto è unanime.
Tutti contro la Cancellieri. L'annuncio del ministro degli Interni di non far votare gli studenti Erasmus perché "tecnicamente non è possibile", scatena la polemica dei partiti in gara nelle vicine elezioni del 24 e 25 febbraio. Dal Pd al Pdl, passando per Sel e Lega Nord, fino a Rivoluzione civile e Fratelli d'Italia: tutti vogliono il voto degli universitari all'estero. Ormai è una questione di principio.
Il Pd vuole un decreto, un provvedimento normativo che risolva la questione: "Ci rendiamo conto che i tempi sono ridottissimi, ma al Governo chiediamo una verifica seria, anche attraverso la consultazione delle forze politiche, della possibilità di adottare un provvedimento che rimedi a una palese compressione del diritto di elettorato attivo di migliaia di ragazzi".
E dal fronte della destra il leit-motiv non cambia: ''E' inaccettabile - sbotta Roberta Angelilli del Pdl - che gli studenti italiani impegnati nel programma Erasmus non rientrino tra le categorie di elettori temporaneamente all'estero per motivi di servizio a cui è permesso esercitare il voto all'estero".
E, come se non bastasse, arriva l'indignazione da tutta Europa con la mobilitazione di centinaia di studenti che hanno scritto una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica. Ma per il momento il ministro non si schioda: "Non ci sono i tempi tecnici per istituire delle liste elettorali. Ci vorrebbe una legge ad hoc che non è mai stata fatta", ribadisce.
Il Pd vuole un decreto, un provvedimento normativo che risolva la questione: "Ci rendiamo conto che i tempi sono ridottissimi, ma al Governo chiediamo una verifica seria, anche attraverso la consultazione delle forze politiche, della possibilità di adottare un provvedimento che rimedi a una palese compressione del diritto di elettorato attivo di migliaia di ragazzi".
E dal fronte della destra il leit-motiv non cambia: ''E' inaccettabile - sbotta Roberta Angelilli del Pdl - che gli studenti italiani impegnati nel programma Erasmus non rientrino tra le categorie di elettori temporaneamente all'estero per motivi di servizio a cui è permesso esercitare il voto all'estero".
E, come se non bastasse, arriva l'indignazione da tutta Europa con la mobilitazione di centinaia di studenti che hanno scritto una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica. Ma per il momento il ministro non si schioda: "Non ci sono i tempi tecnici per istituire delle liste elettorali. Ci vorrebbe una legge ad hoc che non è mai stata fatta", ribadisce.
La Cancellieri però come 'contentino' promette un provvedimento che garantirà il 70% di sconto sui biglietti aerei per permettere agli studenti Erasmus di tornare a votare a casa. Basterà a placare gli animi?
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