lunedì 21 gennaio 2013

Grillo rispetti i sindacati e si ricordi che l'Italia è una Repubblica antifascista

Il vero riscatto delle fasce popolari, l'emancipazione delle classi lavoratrici e le conquiste di dignità, giustizia sociale e parità, è stato costruito prima che dai movimenti politici dalle organizzazioni sindacali.










Il motto della Rivoluzione Francese si scontrò col Congresso di Vienna e la restaurazione monarchica, ma le leghe sindacali in Germania, Francia, Inghilterra e Italia, ripresero quegli ideali di fratellanza, mutualità, diritti e libertà, promuovendo società operaie, cooperative e dando vita a partiti politici. Grillo ignora il ruolo di Giuseppe Mazzini nel panorama europeo e la spinta decisiva che diedero le prime Camere del Lavoro per costituire il Partito Socialista di Andrea Costa e Filippo Turati a Genova nel 1892.

La Cgil si costituì a Milano il 1 ottobre del 1906 e da allora ha svolto un ruolo determinante per l'affermazione della democrazia in Italia, le 8 ore, il voto alle donne, l'accesso allo studio, la sanità gratuita per tutti, la previdenza e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Un percorso costellato da repressioni, arresti, uccisioni efferate come quelle del Generale Bava Beccaris a Milano e quelle della polizia di Scelba che sparava sui contadini meridionali che occupavano le terre incolte dei nobili.

I morti di Reggio Emilia e quelli delle stragi di Piazza Fontana ci ricordano il sangue versato dai lavoratori per strappare conquiste di civiltà. Grillo si ripassi la storia prima di aggredire i sindacati italiani. E si ricordi dei 7 fratelli Cervi, di Marzabotto, di Sant'Anna di Stazzema, delle Fosse Ardeatine e dei partigiani caduti per la libertà, vittime del nazi-fascismo che oggi con un'operazione negazionista si vuole riabilitare con sprezzo di quelle vite umane innocenti.

Si tolga il cappello innanzi ai partigiani e tenga a mente, quando sceglie di discutere con Casapound, che l'Italia è una Repubblica democratica, Antifascista fondata sul Lavoro. Se ne faccia una ragione !

Nessun commento: