martedì 11 dicembre 2012

La Rete delle Associazioni e dei Comitati del Molise contro l’eolico selvaggio

Regione Molise. Istanza per l'autorizzazione alla realizzazione ed esercizio di un impianto eolico della potenza di 36 MW in agro del Comune di Santa Croce di Magliano. Art. 14 quater, Legge 7 agosto 241 e s.m.i. Esposto.






La Rete delle Associazioni e dei Comitati del Molise contro l’eolico selvaggio, esprime fermo e totale dissenso avverso la decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo in ordine al provvedimento di autorizzazione in favore di un impianto eolico in agro del Comune di Santa Croce di Magliano e ritiene tale decisione lesiva della dignità storica, paesaggistica e culturale del territorio regionale.

Il Consiglio di Stato con sentenza definitiva del 17.05.2012 ha bocciato il progetto di installazione accogliendo i rilievi dell’Avvocatura dello Stato che ha difeso il Ministero dei Beni Culturali.

Avverso questa decisione, un dirigente della Regione Molise, responsabile del Servizio Energia, in assenza di Delibera di Giunta e/o di Determina del Direttore Generale e/o del Direttore d’Area, ha promosso un contenzioso ex-art. 14 quater Legge 241/1990 innanzi la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel mese di luglio.

Ciò che colpisce è la rapidità con cui il Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo di Palazzo Chigi, ha completato un’istruttoria a vantaggio delle aziende interessate a installare pale eoliche in opposizione al Ministero dei Beni Culturali e a valle di una sentenza definitiva di diniego del Consiglio di Stato.

In pratica con questa procedura, le imprese possono essere autorizzate a realizzare impianti eolici anche in caso di sentenza negativa. Semplice. Basta ricorrere a Palazzo Chigi!!

Le ricadute per il Molise sono che in una regione di 4.400 Km quadrati, dove sono già in funzione 500 pale eoliche, saranno completate favorevolmente le istruttorie anche per le altre 2.400 domande in giacenza e qualora il Ministero dei Beni Culturali sollevasse obiezioni e vincesse i ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, per le aziende sarebbe sufficiente attivare la procedura ex-art. 14 quater della Legge 241/1990 per sbloccare la situazione a proprio favore.

Siamo sconcertati di un comportamento simile della Presidenza del Consiglio dei Ministri che pure ha verificato la disponibilità durante il procedimento del Ministero dei Beni Culturali di fare una mediazione sul numero delle pale eoliche e sulla loro localizzazione, nel mentre la Regione Molise si è opposta e ha difeso strenuamente il progetto nella sua interezza nonostante la bocciatura del Consiglio di Stato.

A tutela della storia, dell’ambiente, dell’agricoltura, del paesaggio e della cultura, ci appelliamo a tutti i soggetti in indirizzo perché il Consiglio dei Ministri non accolga la proposta del Dipartimento di Palazzo Chigi e salvi la nostra terra dall’invasione eolica, recependo il disposto della Corte Costituzionale che nella sentenza n. 179 dell’11 luglio 2012 ha sancito la cassazione dell’art. 14 quater della Legge n. 241/1990.

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