lunedì 10 dicembre 2012

La Regione recepisca il decreto sui tagli ai costi della politica

Il Parlamento ha approvato in via definitiva il provvedimento che nelle regioni, taglia le auto blu, le consulenze, i convegni ed i costi istituzionali, elimina i vitalizi, vieta il cumulo di indennità ed emolumenti, riduce il numero dei consiglieri regionali e degli assessori, abolisce i gruppi consiliari monocellulari, affida il controllo dei bilanci e delle spese regionali alla Corte dei Conti, taglia l'indennità ai consiglieri e blocca il rimborso elettorale ai partiti in caso di scioglimento anticipato del Consiglio Regionale. 






La legge obbliga a postare in via permanente sul sito internet della Regione la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi di consiglieri, assessori e presidente fissando la penale in termini di decurtazione delle indennità a tutti gli amministratori regionali in caso di mancato o ritardato recepimento di queste disposizioni. Queste norme omologano i trattamenti sul piano nazionale prendendo a riferimento le regioni più virtuose e insieme all'adozione del decreto legislativo sull'incandidabilità per chi ha riportato una condanna superiore ai 2 anni passata in giudicato, segnano una prima risposta delle istituzioni su una questione di grande rilevanza sociale.

La Regione Molise metta in agenda un urgente recepimento della normativa approvata in sede parlamentare, attivi la pubblicazione sul proprio sito delle dichiarazioni dei redditi e delle situazioni patrimoniali degli eletti, proceda agli adeguamenti amministrativi senza alcun indugio ed eviti di alimentare con ritardi ingiustificati, con inerzie non condivisibili o con silenzi istituzionali incomprensibili, i risentimenti verso la pubblica amministrazione.

L'antipolitica si sconfigge con scelte rigorose, comportamenti sobri, esempi di austerità e ponendo termine ad un ventennio di degrado che merita di essere archiviato e sostituito da un a rinnovata tensione morale.

Nessun commento: