Esprimo un sentito apprezzamento alla scelta del Senatore Giuseppe Astore di appoggiare apertamente Pierluigi Bersani alle prossime primarie del 25 novembre.
Esprimo un sentito apprezzamento alla scelta del Senatore Giuseppe Astore di appoggiare apertamente Pierluigi Bersani alle prossime primarie del 25 novembre.
Le sue valutazioni politiche sono condivisibili e meritano un’attenta riflessione perché ci indicano la strada dell’unità e della concretezza.
Prendo atto della nascita di tanti Comitati a sostegno di Bersani sul nostro territorio e in particolare quello dei Giovani Democratici, che ha coinvolto con Davide Vitiello e Anna Spina il Segretario Nazionale Fausto Raciti, ed il Comitato Lavoro – Welfare – Ambiente per Bersani che ieri sera a Campobasso ha tenuto un’iniziativa pubblica presentando il proprio manifesto politico a cui ho aderito convintamente insieme a dirigenti della Cgil, delle associazioni ambientaliste e del mondo del volontariato.
La prospettiva per l’Italia e per il Molise passa per l’alleanza tra moderati e progressisti, come indica giustamente Pierluigi Bersani ed il modello della Sicilia che ha visto vincere Rosario Crocetta, figura storica della sinistra e della lotta contro la mafia, è il modello su cui lavorare sia a livello nazionale che regionale.
Inutile inseguire le forze antisistema, demagogiche e protestatarie.
La crisi ci obbliga non solo a vincere ma a governare, per questo serve un progetto coeso e un programma condiviso e unitario che tenga insieme tutti i progressisti, i riformisti, i socialisti e le forze di sinistra con i moderati.
Bersani interpreta questa linea politica e la sua larga affermazione alle primarie eviterebbe all’Italia la condanna di altri 5 anni di Governo del centro-destra e/o di variabili tecniche che si accaniscono sempre contro i lavoratori, i pensionati e le fasce popolari più deboli.
Spaccare a sinistra contro Bersani o inseguire le forze antisistema, populiste e giuslavoriste, produrrebbe un solo risultato. Consegnare l’Italia e il Molise ad Alfano, Iorio, Monti bis e Vitagliano.
Le sue valutazioni politiche sono condivisibili e meritano un’attenta riflessione perché ci indicano la strada dell’unità e della concretezza.
Prendo atto della nascita di tanti Comitati a sostegno di Bersani sul nostro territorio e in particolare quello dei Giovani Democratici, che ha coinvolto con Davide Vitiello e Anna Spina il Segretario Nazionale Fausto Raciti, ed il Comitato Lavoro – Welfare – Ambiente per Bersani che ieri sera a Campobasso ha tenuto un’iniziativa pubblica presentando il proprio manifesto politico a cui ho aderito convintamente insieme a dirigenti della Cgil, delle associazioni ambientaliste e del mondo del volontariato.
La prospettiva per l’Italia e per il Molise passa per l’alleanza tra moderati e progressisti, come indica giustamente Pierluigi Bersani ed il modello della Sicilia che ha visto vincere Rosario Crocetta, figura storica della sinistra e della lotta contro la mafia, è il modello su cui lavorare sia a livello nazionale che regionale.
Inutile inseguire le forze antisistema, demagogiche e protestatarie.
La crisi ci obbliga non solo a vincere ma a governare, per questo serve un progetto coeso e un programma condiviso e unitario che tenga insieme tutti i progressisti, i riformisti, i socialisti e le forze di sinistra con i moderati.
Bersani interpreta questa linea politica e la sua larga affermazione alle primarie eviterebbe all’Italia la condanna di altri 5 anni di Governo del centro-destra e/o di variabili tecniche che si accaniscono sempre contro i lavoratori, i pensionati e le fasce popolari più deboli.
Spaccare a sinistra contro Bersani o inseguire le forze antisistema, populiste e giuslavoriste, produrrebbe un solo risultato. Consegnare l’Italia e il Molise ad Alfano, Iorio, Monti bis e Vitagliano.
Il Segretario PD Medio Molise
Pietro Maio
Pietro Maio
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