giovedì 22 novembre 2012

Liberalizzazione selvaggia, Confcommercio è in prima linea

Al Vescovo chiediamo di unire le forze per combattere fino in fondo questa battaglia. La liberalizzazione selvaggia degli orari dei negozi e delle aperture domenicali  è  tornata di attualità e ha in questi giorni monopolizzato i media locali. 






Grazie all’impegno in prima persona del Vescovo, Monsignor Giancarlo Bregantini, il tema è tornato a far discutere l’opinione pubblica e anche tra coloro che in un primo momento avevano visto di buon occhio la "svolta epocale" oggi affiora più di qualche dubbio su misure che in realtà distruggono l’economia del territorio e accentuano la crisi.

Un’inversione di tendenza che non può non essere accolta positivamente da Confcommercio Campobasso, la prima associazione di categoria che si è opposta senza sé e senza ma alle nuove misure imposte dal governo Monti. E lo ha fatto in maniera convinta e determinata, da sola, utilizzando uno strumento concreto e incisivo come quello del ricorso al Tar.

Con un’azione che non ha precedenti non solo a livello locale ma anche a livello nazionale, la Confcommercio di Campobasso, tramite lo studio legale Coromano, in data 19.01.2012, ha infatti notificato ricorso al TAR Molise contro il comune di Campobasso impugnando la precedente ordinanza del sindaco del comune capoluogo con cui, in base ad una interpretazione del decreto Monti, sono stati liberalizzati gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali della città.

Un’azione decisa che, insieme all’impegno messo in campo dal nostro Vescovo, speriamo possa presto contribuire a risolvere la situazione attraverso una giusta sentenza. E a questo punto invitiamo, in tal senso, Monsignor Bregantini ad aderire formalmente alla nostra iniziativa.

I danni creati dalla liberalizzazione selvaggia e da politiche economiche fondate sul monopolio della grande distribuzione sono sotto gli occhi di tutti e certificati quotidianamente da numeri poco rassicuranti.

Siamo quindi felici di non dover combattere da soli questa battaglia in difesa della legalità, del territorio e della piccola economia locale.

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