martedì 20 novembre 2012

Filiera avicola ad un passo dal crollo

Gli operatori della filiera avicola, i trasportatori, le imprese dell’indotto, gli allevatori, il personale passato alla Gam Srl dal 14 novembre, i 400 avventizi non riassunti ad i dipendenti Solagrital e Codisal rimasti in cassa integrazione, vivono ore di apprensione in un clima di crescente esasperazione per l’assenza di certezze nell’evoluzione della vertenza.








La Gam Srl si avvia con milioni di euro di esposizione debitoria ed è a rischio di atti ingiuntivi da parte di creditori. Il Commissario Liquidatore della Solagrital si è liberato il prima possibile dei lavoratori scaricando il problema su altri tavoli e non coinvolgendo in alcun modo il Ministero dello Sviluppo che lo ha nominato, né il Ministero dell’Agricoltura che avrebbe dovuto salvare la più significativa filiera avicola meridionale e né il Ministero del Lavoro che avrebbe potuto garantire risorse aggiuntive in deroga, a copertura degli ammortizzatori sociali per gli avventizi.

La Regione Molise sollecitata da mesi a predisporre un percorso tecnico, gestionale ed amministrativo di risoluzione della vertenza, annaspa nelle nebbie matesine e non riesce ad offrire alcuno spiraglio a chi con coraggio e a costo di sacrifici familiari immani continua a lavorare, a trasportare ed allevare, in assenza di un salario e del saldo fatture.

Ogni giorno nasce un ostacolo, un impedimento o un imprevisto a dimostrazione dell’improvvisazione, dell’approssimazione e della superficialità con cui la Regione Molise sta affrontando una questione delicatissima che assilla mille addetti del Medio-Molise.

Da mesi avevo richiamato la necessità di costruire una soluzione seria per la prospettiva contattando imprenditori del settore alimentare nazionale ed esteri, verificando il passaggio di concerto con il Governo Monti e coinvolgendo presso la Prefettura di Campobasso i rappresentanti sindacali, le istituzioni locali, le organizzazioni agricole e quelle del trasporto.

Quella soluzione di buonsenso è stata derubricata a banalità con battute spiritose sulla mia proposta di coinvolgere anche la Caritas, i Piani Sociali di Zona ed i servizi sociali comunali, per aiutare le famiglie più disperate a pagare le bollette, i fitti, i mutui ed avere il necessario per vivere.

Oggi siamo ad un passo dal baratro. Il Governo Monti non ha ricevuto né una mail e né un fax o una telefonata dal Molise da parte di nessuno. Ieri hanno scioperato giustamente i lavoratori, oggi forse i trasportatori e la Coldiretti ha già mobilitato gli allevatori.

La Gam rischia di vedersi bloccati i soldi dalla Sorgenia. Il liquidatore ministeriale dopo il passaggio dei lavoratori alla nuova società si è lavato le mani, e si aspetta di giorno in giorno che il cerino per chiudere la fabbrica passi a questo o a quell’altro soggetto della filiera. Sorprende in un simile caos l’immobilismo della Prefettura e l’assenza del sindacato nazionale che non ha voluto il tavolo nazionale e lascia chiudere un’azienda con mille addetti senza nemmeno provare a coinvolgere i Ministeri.

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