L'Erasmus? Da difendere: grande occasione per gli studenti".
"E’ inaccettabile, da quanto si apprende da notizia di stampa, che Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna si oppongano alla proposta di bilancio rettificativo per il 2012 presentata dalla Commissione europea, e riguardante gli esborsi da 670 milioni di euro per il terremoto in Emilia Romagna da parte del fondo d'emergenza sulle catastrofi naturali".
La delegata alle Politiche comunitarie dell’Anci, Micaela Fanelli, valuta molto duramente la presa di posizione dei rappresentanti dei Governi dei 5 paesi europei "rigoristi" che si sono espressi contro gli aiuti al nostro Paese durante il dibattito alla riunione dell'Econfin speciale sul bilancio dell'Ue, in corso a Bruxelles.
Gli stessi stati membri si sono opposti anche ad un secondo bilancio rettificativo, sempre il 2012, in cui si chiede di finanziare i miliardi di euro mancanti per pagare le fatture dei programmi dei fondi di coesione, e i miliardi necessari per il programma Erasmus di scambio degli studenti dei paesi membri. "L’Erasmus – afferma Fanelli – è una grande occasione per gli studenti per avere un’apertura mentale più ampia verso il mondo. Alla luce di ciò, l’Italia per l’Erasmus dovrebbe essere presente in primo piano…".
Inoltre, sono sempre gli stessi paesi che bloccano la proposta della Commissione del nuovo bilancio 2013 in cui di chiede un aumento del 7% rispetto all'anno precedente, in ragione del fatto che si tratta dell'ultimo anno del periodo di programmazione finanziaria 2007-2013 e che in questo anno si concentra il rosso dei pagamenti.
"L’Italia è contributore netto del bilancio comunitario – dichiara Micaela Fanelli-, prende in aiuti, cioè, meno di quanto versa al bilancio comune; è in prima fila nel sostenere il Fondo Salva Stati; non ha ancora chiesto un solo euro per rientrare dal debito sovrano; ha adottato fino ad oggi misure lacrime e sangue per riportare i propri conti in linea con quanto previsto dal nuovo quadro di regole comunitarie. Per un Paese fondatore dell’Unione Europea – spiega Fanelli - non è tollerabile il gioco al massacro che portano avanti alcuni Stati membri in questa difficile fase di chiusura del vecchio ciclo di programmazione e, al contempo, di approvazione delle prospettive finanziarie per il ciclo 2014-2020".
Continua Fanelli: "Sul tavolo c’è la credibilità dell’Europa di fronte ai propri cittadini: la politica di coesione, economica, sociale e territoriale è un impegno costituzionale rinnovato con il nuovo Trattato di Lisbona (art.174) che ha la stessa dignità delle regole del Fiscal Compact. Che questa posizione di ostracismo si manifesti poi in occasione di una discussione che riguarda una catastrofe naturale che ha colpito una delle Regioni più produttive ed efficienti d’Europa lascia l’amaro in bocca. Esortiamo il nostro Governo a tener duro nel difficile negoziato – conclude la delegata Anci - e auspichiamo che la saggezza dei padri costituenti possa ispirare i negoziatori. Ne va del bene di tutti".
La delegata alle Politiche comunitarie dell’Anci, Micaela Fanelli, valuta molto duramente la presa di posizione dei rappresentanti dei Governi dei 5 paesi europei "rigoristi" che si sono espressi contro gli aiuti al nostro Paese durante il dibattito alla riunione dell'Econfin speciale sul bilancio dell'Ue, in corso a Bruxelles.
Gli stessi stati membri si sono opposti anche ad un secondo bilancio rettificativo, sempre il 2012, in cui si chiede di finanziare i miliardi di euro mancanti per pagare le fatture dei programmi dei fondi di coesione, e i miliardi necessari per il programma Erasmus di scambio degli studenti dei paesi membri. "L’Erasmus – afferma Fanelli – è una grande occasione per gli studenti per avere un’apertura mentale più ampia verso il mondo. Alla luce di ciò, l’Italia per l’Erasmus dovrebbe essere presente in primo piano…".
Inoltre, sono sempre gli stessi paesi che bloccano la proposta della Commissione del nuovo bilancio 2013 in cui di chiede un aumento del 7% rispetto all'anno precedente, in ragione del fatto che si tratta dell'ultimo anno del periodo di programmazione finanziaria 2007-2013 e che in questo anno si concentra il rosso dei pagamenti.
"L’Italia è contributore netto del bilancio comunitario – dichiara Micaela Fanelli-, prende in aiuti, cioè, meno di quanto versa al bilancio comune; è in prima fila nel sostenere il Fondo Salva Stati; non ha ancora chiesto un solo euro per rientrare dal debito sovrano; ha adottato fino ad oggi misure lacrime e sangue per riportare i propri conti in linea con quanto previsto dal nuovo quadro di regole comunitarie. Per un Paese fondatore dell’Unione Europea – spiega Fanelli - non è tollerabile il gioco al massacro che portano avanti alcuni Stati membri in questa difficile fase di chiusura del vecchio ciclo di programmazione e, al contempo, di approvazione delle prospettive finanziarie per il ciclo 2014-2020".
Continua Fanelli: "Sul tavolo c’è la credibilità dell’Europa di fronte ai propri cittadini: la politica di coesione, economica, sociale e territoriale è un impegno costituzionale rinnovato con il nuovo Trattato di Lisbona (art.174) che ha la stessa dignità delle regole del Fiscal Compact. Che questa posizione di ostracismo si manifesti poi in occasione di una discussione che riguarda una catastrofe naturale che ha colpito una delle Regioni più produttive ed efficienti d’Europa lascia l’amaro in bocca. Esortiamo il nostro Governo a tener duro nel difficile negoziato – conclude la delegata Anci - e auspichiamo che la saggezza dei padri costituenti possa ispirare i negoziatori. Ne va del bene di tutti".
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