mercoledì 7 novembre 2012

Agenzia Sfide, 21 lavoratori a rischio di licenziamento

"Basta belle parole è ora di trovare soluzioni reali". Non ci stanno i collaboratori di Sfide, l’agenzia di Sviluppo Locale dell’Amministrazione provinciale di Isernia che chiedono venga concretamente presa in esame la loro situazione occupazionale.




A rischio i 21 posti di lavoro della struttura - che opera, da oltre sei anni, come braccio operativo della Provincia. Nonostante le rassicurazioni ottenute dai vertici della locale amministrazione, ancora nessuna certezza sulla continuità dei contratti di lavoro, che scadranno alla fine del mese di Novembre e, molto probabilmente, non saranno prorogati.
 
"Siamo molto preoccupati per le nostre sorti e per quelle dell’Agenzia che rischia, seriamente, la chiusura. - affermano i collaboratori di Sfide - Nessuno, nonostante i proclami, sembra interessarsi a noi. E mentre, dopo solo otto giorni di ritardo nei pagamenti della mensilità dei dipendenti provinciali, c’è stata una vera e propria mobilitazione da parte del presidente Luigi Mazzuto, che ha risolto con celerità la situazione, parlando di "momento difficile e grande senso di responsabilità", nessuno si è preoccupato per noi.

Nessuno – dichiarano - ha evidenziato "il senso di responsabilità" di un team di 21 persone che continua, quotidianamente e senza fiatare, a recarsi a lavoro, nonostante la mancata retribuzione dal mese di giugno. Spettanza non paragonabile a quella di un qualsiasi dipendente statale". L’Agenzia Sfide ha presentato diversi progetti all’attenzione della Regione Molise, che avrebbero potuto creare sviluppo e posti di lavoro, ma la mancanza di un sostegno politico ha vanificato tutti gli sforzi compiuti in tal senso.

Si continuano a fare battaglie ormai vane per la sopravvivenza della Provincia, quando il Governo ne ha decretato la soppressione, ma nulla si sta facendo per salvare il salvabile, come ad esempio trasformare l’Agenzia in una struttura che operi a livello regionale ed offra servizi all’intero territorio. Il paradosso? In Molise dove esiste una struttura come Sfide, la si sopprime, mentre nel vicino Abruzzo – regione a cui molti guardano come esempio di buona governance - si sta lavorando per costituirla.

"Ci appelliamo al senso di responsabilità e alla volontà dell’intera classe politica – continuano i lavoratori - e, in particolar modo del presidente della Regione Molise, Michele Iorio, affinché si tutelino i nostri posti di lavoro e il nostro futuro. Al presidente Iorio, spesso impegnato nella salvaguardia dell’occupazione locale, chiediamo uno sforzo concreto e definitivo anche per Sfide, realtà che occupa, al momento, un numero significativo di giovani".

I collaboratori, nonostante continueranno a lavorare per concludere le attività ed i progetti avviati nei mesi scorsi, proclamano lo stato di agitazione.

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