martedì 6 novembre 2012

Resoconto Consiglio Regionale del Molise del 6 novembre 2012

E’ stato aggiornato a data da destinarsi il Consiglio Regionale del Molise, tornato a riunirsi nella giornata di oggi, 6 novembre 2012, sotto la presidenza di Mario Pietracupa, per esaminare un ordine del giorno contenente quattro punti, di cui tre proposte di legge.






E’ stato aggiornato a data da destinarsi il Consiglio Regionale del Molise, tornato a riunirsi nella giornata di oggi, 6 novembre 2012, sotto la presidenza di Mario Pietracupa, per esaminare un ordine del giorno contenente quattro punti, di cui tre proposte di legge.

L’assemblea, prima di essere sciolta da Pietracupa, alle 14,00 circa, ha riservato trattamenti diversi a queste ultime. Dopo una inversione dell’ordine del giorno, richiesta dal consigliere Tamburro e dopo aver proceduto alla votazione di Raffaele Siano (primo punto in agenda) al consorzio di bonifica della piana di Venafro, in sostituzione del dimissionario Filippo Roccia, l’aula, alla UNANIMITA’ ha dato l’ok alla proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’art. 121, secondo comma della Costituzione, di iniziativa dei consiglieri regionali Pietracupa, Cavaliere, Petraroia, Chierchia, Sabusco, Chieffo, Bizzarro, Vitagliano, Ciocca, Di Laura Frattura, Totaro, Scasserra, Leva, D’Aimmo, Iorio, Romano, Parpiglia, Romagnuolo, De Bernardo, Monaco, Di Donato, Di Pietro, Velardi, Tamburro, Tedeschi, Di Sandro, Niro, Fusco Perrella e Izzi, concernente il  "Divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi".

Sul punto ha relazionato il consigliere Romagnuolo, affermando che "la iniziativa proposta, – raccogliendo e condividendo l’orientamento già espresso da altre regioni che si affacciano sul mare Adriatico, come il Veneto e la Puglia -, chiede al Parlamento di stabilire il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nelle acque prospicienti i territori regionali, in quanto, tali attività, rappresentano un rischio per la integrità dell’ecosistema locale e danneggiano l’economia turistica della costa adriatica e, quindi, anche di quella molisana".

Il relatore Romagnuolo ha proseguito sostenendo che "la protezione del territorio e la salvaguardia dell’ambiente sono valori giuridicamente tutelati ed il Consiglio regionale, rendendosi interprete delle preoccupazioni della comunità molisana, ha già approvato una mozione che impegna la Giunta regionale a porre in essere ogni iniziativa utile a tutelare il mare Adriatico e ad ottenere l’annullamento delle autorizzazioni ministeriali concesse per le trivellazioni e le prospezioni".

Sull’argomento sono intervenuti anche i consiglieri Petraroia e Romano. Il primo ha espresso, tra le altre considerazioni, "apprezzamento per la terza Commissione per la rapida istruttoria effettuata, nella considerazione che la problematica fosse veramente urgente. Si è appellato al Presidente Pietracupa per una intesa istituzionale con le altre Regioni". Il consigliere Romano, nel condividere "lo spirito e la finalità della proposta" ha preannunciato il voto favorevole e ha auspicato la "zonizzazione del territorio" nella restante parte della legislatura.

Il Presidente Pietracupa, che ha preannunciato la sua partecipazione ad un incontro sul tema, venerdi prossimo a Venezia, ha tranquillizzato Petraroia sulla condivisione delle altre Regioni.

Il provvedimento, come anticipato, è stato votato alla UNANIMITA’.

Sorte diversa, invece, è stata riservata alla proposta di legge n.40 di iniziativa dei consiglieri De Bernardo e Sabusco sulle modifiche ed integrazioni alla legge regionale "Norme per il funzionamento delle Commissioni Sanitarie".

Il punto, dopo ampia discussione e brevi sospensioni, è stato rinviato, A MAGGIORANZA, in commissione per approfondimento, così come richiesto, con una pregiudiziale, dal consigliere Bizzarro.

Sulla problematica ha relazionato il consigliere Di Donato, spiegando, dopo una illustrazione del consigliere copresentatore della proposta, De Bernardo ("l’argomento riveste carattere di urgenza perché alcune commissioni sanitarie sono in scadenza e quindi occorre adeguare la relativa normativa"), gli obiettivi del disegno di legge proposto che rispondono alle necessità di:

-uniformare i giudizi medico-legali al fine di garantire un trattamento uguale per i cittadini disabili. Tale garanzia è data dallo specialista in medicina legale che, come previsto dalla legge n. 295 del 1990, presiede la commissione ed è l’unico competente per esprimere il giudizio;

-migliorare la gestione amministrativa della attività al fine di garantire una organizzazione più efficace e in grado di ridurre i costi complessivi erogati per il funzionamento delle Commissioni…

-riduzione dei tempi d’attesa a vantaggio di una utenza fatta di persone prevalentemente anziane e disabili;

-migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema a garanzia di una uniformità del giudizio, di una facilitazione dell’accesso alle visite e di una riduzione dei costi.

La pregiudiziale, con il conseguente rinvio della proposta in Commissione, dopo gli interventi dei consiglieri Frattura (favorevole) e Romano ("se il collega Bizzarro ha presentato la pregiudiziale su un aspetto di ordine politico, essa non può trovare spazio per il rinvio dell’argomento, se si vuole approfondire il discorso è diverso"), e una precisazione di Bizzarro ("la legge deve essere rivista in alcuni punti e quindi va rinviata in Commissione") è passata con nove voti a favore, sette contrari e un astenuto (il presidente Pietracupa).

A MAGGIORANZA, invece, con il solo voto contrario del consigliere Sabusco, l’aula ha licenziata la proposta di legge n.37, di iniziativa del consigliere Tamburro, concernente "Norme per il trasporto di persone mediante servizi pubblici non di linea – Istituzione del ruolo dei conducenti di veicoli o natanti di cui alla legge 15 gennaio 1992".

Ad illustrare la proposta è stato il consigliere D’Aimmo che ha affermato: "la proposta si pone come obiettivo primario la disciplina del trasporto di persone mediante servizi pubblici non in linea, al fine di colmare un vuoto legislativo presente in regione dal 1992, anno di entrata in vigore della quadro che forniva alle Regioni a statuto ordinario una guida per la legificazione della materia. Di fatto il Molise per questo lungo periodo è rimasto senza una legge specifica e dettagliata di ambito regionale, con la conseguente mancanza di tutela per le professioni di trasportatore di persone mediante servizio pubblico non di linea".

Il relatore D’Aimmo ha concluso affermando che "in definitiva la proposta sui servizi pubblici non in linea in una regione come il Molise, dove il settore non è ancora sviluppato come in altre regioni, sarebbe una fonte legislativa importantissima al fine della tutela legislativa dei conducenti e delle società trasportatrici molisane, che contribuirebbe così allo sviluppo del settore ed alla creazione di nuove possibilità di lavoro".

Su questo ultimo aspetto si è incentrato anche l’intervento del consigliere Tedeschi ("mi congratulo con i promotori in quanto con la proposta si elimina un vuoto e si creano nuove opportunità di lavoro").

I contenuti del provvedimento, nel dettaglio, sono stati spiegati dal consigliere proponente, Tamburro che, tra l’altro, ha detto: "L’iscrizione al ruolo è nominativa e che tra i requisiti richiesti c’è la residenza nella Regione Molise".

In avvio dei lavori il presidente Pietracupa, così come annunciato nella conferenza dei capigruppo di ieri, 5 novembre 2012, ha chiesto la iscrizione e la immediata discussione dell’ordine del giorno sulla "Via Francigena". Il provvedimento, votato alla UNANIMITA’, consente al Molise il coordinamento dello specifico progetto.

Il Presidente Pietracupa ha, altresì, comunicato alla assemblea l’esito dell’incontro avuto in mattinata con il Presidente  della Corte dei Conti del Molise, per la celebrazione del 150° anniversario dell’istituzione dell’importante organismo, che dovrebbe avvenire il 27 o 28 novembre in Consiglio Regionale, alla presenza delle più alte autorità regionali.

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