"Occorre puntare sui grandi marchi storici premium come Alfa Romeo e Maserati, riallineare il portafoglio prodotti e riposizionare il proprio business per il futuro".
E' l'obiettivo dell'Ad di Fiat Marchionne per aggredire la crisi europea, illustrato in una conference call con gli analisti finanziari. Fiat non chiuderà nessuno stabilimento in Italia. Per gli impianti italiani saranno sviluppati interventi entro i prossimi 24-36 mesi. Fiat rivedrà al ribasso i target del 2013 e 2014. Saranno prodotti in Italia 17 nuovi modelli tra il 2013 e il 2016. La Jeep non sarà spostata dagli Usa alla Cina.
Soddisfazione dei sindacati, "da azienda una svolta". Bonanni, leader Cisl, dopo l'incontro con Marchionne, dichiara: "E' di grande rilievo il fatto che nessuna fabbrica in Italia chiuda". Per Angeletti, segretario della Uil, "sui modelli la Fiat ha fatto una scelta che è una vera svolta nella storia dell'azienda. L'Ugl parla di "un incontro positivo per gli investimenti e per la salvaguardia dell'occupazione".
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