domenica 30 settembre 2012

Turismo sostenibile. Uno sprazzo di luce in un periodo aspro

Turismo sostenibile. Un proposta concreta per uno sviluppo armonico del territorio. Difendere l'ambiente per valorizzare le risorse locali, i borghi, i paesaggi, le tradizioni popolari, i castelli, le chiese, l'enogastronomia, l'arte, la storia, i musei, i siti culturali, l'artigianato, l'agricoltura, la poesia, l'archeologia, i parchi naturali, le aree protette, la musica e la memoria collettiva.






La scelta della Conferenza Episcopale Italiana di celebrare in Molise la Giornata sul Turismo Sostenibile è per noi come uno sprazzo di luce in una notte buia. In una fase dominata da ansie del presente, apprensioni per il domani e paura per il futuro, potersi soffermare per qualche attimo sulle potenzialità misconosciute e vilipese della nostra Terra ci incoraggia in una lotta impari contro i nuovi barbari che intendono piegarla ai propri interessi di parte.  Basta poco per comprendere la ricchezza di un patrimonio immane che ci hanno tramandato le passate generazioni.

Al Molise non manca nulla e poco ha da invidiare a regioni più blasonate. Possiamo fare affidamento su giacimenti culturali unici, su un patrimonio paesaggistico di incomparabile bellezza e su borghi, chiese, monumenti e capacità dell'uomo a preservare un'identità antica con eventi religiosi e tradizioni popolari, non meno interessanti di più celebrate manifestazioni di località nazionali ed estere. Alla classe dirigente spetta solo  il ruolo di tutelare il territorio non per tenerlo chiuso sotto una cappa di vetro, bensì per valorizzarlo con una progettualità innovativa che investa sui tanti talenti e sulle molteplici competenze maturate dai nostri giovani in anni di studi e di apprendimento.

Potrei elencare innumerevoli appuntamenti di rassegne cinematografiche, eventi culturali, premi letterari, o occasioni di confronto come quello promosso al Palazzo Marchesale di Ripalimosani da bravi artisti molisani, per supportare la tesi che la nostra Terra può correre verso una prospettiva di sviluppo sostenibile e di qualità. Per questa ragione, ieri insieme ad altri molisani ero a Torre Alfina, località a confine tra Lazio, Umbria e Toscana, per costruire una rete nazionale di comitati a salvaguardia dell'ambiente, della cultura e del paesaggio.

Se si vuole scommettere sullo sviluppo ecocompatibile non si può regalare la nostra Terra a chi intende farne scempio con inceneritori, termovalorizzatori, centrali di ogni tipo, sterminate distese di campi fotovolataici o foreste pietrificate di pale eoliche. Mi appello all'Assessore al Turismo e al Presidente della Provincia di Campobasso perchè l'evento nazionale promosso in Molise dalla Conferenza Episcopale Italiana non resti un raggio di luce nel buio, ma segni lo spartiacque tra un passato lastricato di errori in favore dei nuovi barbari ed un futuro dominato dall'amore verso i nostri giovani.

Nessun commento: