martedì 12 giugno 2012

Solagrital. Centro-sinistra: Occorre un impegno fattivo e concreto

La partecipazione emotiva e la condivisione, in primis, delle vicende umane che segnano dolorosamente la vertenza Solagrital, rappresentano un ulteriore sprone per un impegno fattivo e concreto.




Venerdì sera, prima con il cuore e poi con il raziocinio e il pragmatismo che queste drammaticità impongono, abbiamo preso parte all'assemblea indetta dal circolo Sel di Bojano in merito alle vicende che stanno interessando lo stabilimento Solagrital di Bojano.

Ascoltare le storie vere di questa crisi -  economica, sociale e di affetti - dalla viva voce di chi non vede alcuna via d'uscita rispetto al baratro che la disoccupazione apre nelle vite di centinaia di lavoratori, riflettere insieme sul futuro negato che qualcuno ha disegnato per tutti noi e sui diritti mancati come la storia dell'amico Peppe Spina racconta, non rappresentano solo gli esiti reali dell'ennesimo esempio molisano di fallimento aziendale.

LAVORO. E' questa la parola d'ordine, il primo punto in agenda di una Regione che scompare fallimento dopo fallimento, che perde pezzi di futuro per ogni disoccupato in più che produce.

E' questa la madre di tutte le battaglie di chi si candida ad essere forza di governo, ben consapevole delle macerie - simboliche e non - che questo governo regionale è destinato a lasciare.

Ci faremo promotori, immediatamente, di una richiesta - analoga a quella avanzata per i lavoratori iscritti alla Fiom e protagonisti di un'altra incredibile vicenda che li vede contrapposti alla Fiat - di un tavolo urgente allargato al Consiglio che affronti in maniera tempestiva la questione che attiene la più grande realtà produttiva agroalimentare del Molise centrale.

E' prioritario il tema del lavoro per tutte quelle realtà che rischiano di polverizzarsi come potrebbe accadere alla Stilcoop di Agnone dove 33 famiglie rischiano di perdere quel lavoro che hanno creato, giorno dopo giorno, tutte insieme.

Immediatamente avanzeremo -  tutti insieme con quella voce unica e propositiva che i molisani ci chiedono insistemente e con tutte le iniziative possibili in ogni sede opportuna - la richiesta di una commissione ispettiva che verifichi dove si è concretizzato quel cortocircuito di controllo e verifica che ha consegnato una situazione economica che ha messo a rischio il futuro dei lavoratori diretti e dell'indotto, delle centinaia di allevatori e trasportatori che si riferiscono all'azienda (che è partecipata dalla Regione) e del comparto agroalimentare che - se non andiamo errati - è parte fondante di ogni programma elettorale che il governatore Iorio porta all'attenzione dei molisani in prossimità delle scadenze di voto.

Non una soluzione tampone - così come le azioni di governo ci hanno insegnato in questi anni - ma un progetto di ampio respiro, che recepisca i suggerimenti di chi conosce la realtà territoriale e aziendale, ripartendo da un nuovo management e da innovative scelte di marketing che rilancino lo stabilimento e creino nuovi mercati per altrettante opportunità con l'obiettivo serio di garantire i livelli occupazionali e gli stipendi.

Dobbiamo avere il coraggio di immaginare un nuovo modello di sviluppo, dobbiamo essere protagonisti di un domani migliore che dovrà per forza essere costruito assieme, in un duro lavoro di rimozione delle macerie di chi ha scelto per noi fino ad oggi ha deciso di lasciarci in eredità.


                                                                                                                Paolo di Laura Frattura

                                                                                                                Salvatore Ciocca

                                                                                                                Cristiano Di Pietro

                                                                                                                Michele Petraroia

                                                                                                                 Carmelo Parpiglia

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