Strada di collegamento Fondo Valle Succida – Fondo Valle Tammaro: bene la proroga di un anno per il completamento dell’iter di esproprio e per l’indizione del bando di appalto.
Non posso che esprimere la mia soddisfazione per la concessione, avvenuta con determina dirigenziale numero 1858 del 14 settembre scorso della Provincia di Campobasso, di un anno di proroga necessario a consentire la chiusura dell’iter di esproprio per gli aventi diritto.
Un "passaggio" indispensabile che consente di prorogare - a tutela dell’investimento - il termine della dichiarazione di pubblica utilità per concludere il procedimento espropriativo e quindi acquisire la disponibilità delle aree occorrenti per l’esecuzione dei lavori e la conseguente indizione del bando di appalto.
La proroga concessa nei giorni scorsi si rendeva necessaria per assicurare la successiva realizzazione dell’opera – di fondamentale importanza per l’area del Fortore, come ho avuto già modo di dichiarare nei mesi scorsi proprio relativamente alla necessità di tale struttura viaria – che avrebbe potuto subire intoppi derivanti dalla scadenza dei tempi previsti per il pagamento delle indennità espropriative e per le procedure da eseguirsi dopo i medesimi.
L’interessamento dimostrato dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Antonio Chieffo, dal presidente della Provincia di Campobasso Rosario de Matteis, unitamente alla disponibilità del responsabile del procedimento Pasquale Stoppiello e dell’intera struttura, consentiranno la giusta ultimazione di ogni aspetto amministrativo e finalmente potranno accorciarsi i tempi per perfezionare l’iter tecnico propedeutico all’apertura del bando per l’esecuzione dei lavori.
Oltre ad essere un’opera indispensabile per la viabilità dell’area ed una arteria di importante collegamento, è inutile ribadire che nel periodo attraversato da questa crisi, la realizzazione dei lavori potrà rappresentare altresì un segnale tangibile di voglia, volontà di ripartenza ed occupazione.
Questo passaggio - auspicato e fortemente voluto da tutti - oltre a garantire, a breve, i pagamenti dovuti per gli espropri, consentirà di poter sbloccare definitivamente ogni prevista e destinata somma per la realizzazione dell’opera, ormai da troppo tempo finanziata, con la speranza di non ulteriori negatività o rallentamenti di sorta.
Un "passaggio" indispensabile che consente di prorogare - a tutela dell’investimento - il termine della dichiarazione di pubblica utilità per concludere il procedimento espropriativo e quindi acquisire la disponibilità delle aree occorrenti per l’esecuzione dei lavori e la conseguente indizione del bando di appalto.
La proroga concessa nei giorni scorsi si rendeva necessaria per assicurare la successiva realizzazione dell’opera – di fondamentale importanza per l’area del Fortore, come ho avuto già modo di dichiarare nei mesi scorsi proprio relativamente alla necessità di tale struttura viaria – che avrebbe potuto subire intoppi derivanti dalla scadenza dei tempi previsti per il pagamento delle indennità espropriative e per le procedure da eseguirsi dopo i medesimi.
L’interessamento dimostrato dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Antonio Chieffo, dal presidente della Provincia di Campobasso Rosario de Matteis, unitamente alla disponibilità del responsabile del procedimento Pasquale Stoppiello e dell’intera struttura, consentiranno la giusta ultimazione di ogni aspetto amministrativo e finalmente potranno accorciarsi i tempi per perfezionare l’iter tecnico propedeutico all’apertura del bando per l’esecuzione dei lavori.
Oltre ad essere un’opera indispensabile per la viabilità dell’area ed una arteria di importante collegamento, è inutile ribadire che nel periodo attraversato da questa crisi, la realizzazione dei lavori potrà rappresentare altresì un segnale tangibile di voglia, volontà di ripartenza ed occupazione.
Questo passaggio - auspicato e fortemente voluto da tutti - oltre a garantire, a breve, i pagamenti dovuti per gli espropri, consentirà di poter sbloccare definitivamente ogni prevista e destinata somma per la realizzazione dell’opera, ormai da troppo tempo finanziata, con la speranza di non ulteriori negatività o rallentamenti di sorta.

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