Il 25 settembre alle ore 17.30 presso il Saloncino del Consiglio Regionale del Molise in Via XXIV Maggio, 131 a Campobasso si terrà un confronto sul tema "Riordino delle province e delle autonomie locali".
Nell’occasione sarà illustrata la proposta di articolare la struttura amministrativa regionale in 17 Unioni dei Comuni, col superamento delle Comunità Montane e degli Enti Sub-Regionali, Istituti, Agenzie e Consorzi.
Il riassetto delle autonomie locali obbliga i comuni alla gestione associata dei servizi a prescindere dalle scelte inerenti le Province. Ogni ritardo di pianificazione in sede di Conferenza Regionale delle Autonomie Locali e di Regione Molise, determinerà penalizzazioni per i cittadini e per i piccoli centri, né prevedere delle micro Unioni dei Comuni sprovviste di mezzi, dotazioni finanziarie e personale, servirebbe a risolvere il problema.
Per questo non è utile nutrire aspettative sul terreno dei contenziosi legali o dei ricorsi amministrativi. La Mozione formalizzata in Consiglio Regionale ipotizza un riordino complessivo che semplifica, accorpa o sopprime i troppi Enti Sub-Regionali, chiude definitivamente le Comunità Montane, prende atto della legge n. 135/2012 che istituisce una sola Provincia e prefigura 17 Unioni dei Comuni a cui demandare deleghe, funzioni, risorse e personale, avvicinando le istituzioni ai cittadini e ai territori.
Sul tema interverranno l’Assessore Regionale agli Enti Locali, un docente universitario di diritto costituzionale, il segretario generale Cgil e diversi componenti della Conferenza Regionale delle Autonomie Locali, con l’obiettivo di entrare nel merito della proposta e/o individuare possibili soluzioni alternative.
Il riassetto delle autonomie locali obbliga i comuni alla gestione associata dei servizi a prescindere dalle scelte inerenti le Province. Ogni ritardo di pianificazione in sede di Conferenza Regionale delle Autonomie Locali e di Regione Molise, determinerà penalizzazioni per i cittadini e per i piccoli centri, né prevedere delle micro Unioni dei Comuni sprovviste di mezzi, dotazioni finanziarie e personale, servirebbe a risolvere il problema.
Per questo non è utile nutrire aspettative sul terreno dei contenziosi legali o dei ricorsi amministrativi. La Mozione formalizzata in Consiglio Regionale ipotizza un riordino complessivo che semplifica, accorpa o sopprime i troppi Enti Sub-Regionali, chiude definitivamente le Comunità Montane, prende atto della legge n. 135/2012 che istituisce una sola Provincia e prefigura 17 Unioni dei Comuni a cui demandare deleghe, funzioni, risorse e personale, avvicinando le istituzioni ai cittadini e ai territori.
Sul tema interverranno l’Assessore Regionale agli Enti Locali, un docente universitario di diritto costituzionale, il segretario generale Cgil e diversi componenti della Conferenza Regionale delle Autonomie Locali, con l’obiettivo di entrare nel merito della proposta e/o individuare possibili soluzioni alternative.
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