lunedì 27 agosto 2012

Solagrital, mozione urgente di Romano: Azione di responsabilità verso i responsabili del disastro

"Recuperare il maltolto e i premi di produttività al management, pagare spettanze ai lavoratori".








Il Consigliere regionale di Costruire Democrazia tuona: questo scandalo denunciato da più di due anni e mezzo ma nessuno ha mosso un dito. Com’è possibile? Nel contempo l’azienda mi ha citato in giudizio per danni.

“Ho presentato questa mattina una mozione urgente in Consiglio regionale per fare luce su quello che sta accadendo alla Solagrital di Bojano, anche in relazione a quanto si è appreso dagli organi di informazione secondo cui sarebbe stata richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico la procedura di commissariamento dell’azienda.

Un epilogo drammatico sotto il profilo socio-occupazionale ed industriale che tuttavia era assolutamente prevedibile, anzi solo chi non voleva vedere non ha visto e in troppi hanno fatto finta di non accorgersi di quanto stava accadendo: mi chiedo come sia possibile che si siano perse le tracce di tutte le denunzie presentate da più di due anni su una situazione palesemente assurda e allucinante, da ultimo quella sui 4 Milioni di euro illegittimamente erogati a ridosso della scorsa campagna elettorale e sui premi di produttività che si sarebbero auto-erogati i componenti del management pur a fronte del disastro provocato e pur lasciando i lavoratori senza retribuzione.

Ancora una volta a pagare sono i lavoratori e i creditori dell’azienda, mentre i responsabili del disastro restano comodamente sulle loro poltrone nell’omertà generale di forze politiche, sindacali e istituzionali.

Ho presentato quindi l’ennesima mozione urgente per far luce su quanto di allucinante sta accadendo: la Regione deve immediatamente avviare l’azione di responsabilità nei confronti dei responsabili del management e procedere al recupero del maltolto e dei premi di produttività eventualmente percepiti dal management; procedere all’immediato pagamento delle spettanze dei lavoratori e di tutti gli altri creditori.

Ma com’è possibile che il 30 luglio si sottoscriva la mobilità per 76 UL e dopo qualche settimana quello stesso management (ove confermata l’indiscrezione degli organi di stampa) avvii il commissariamento? E soprattutto com’è possibile che si siano perse le tracce degli esposti che ampiamente avevano prefigurato l’epilogo del fallimento per quella realtà industriale e che nessuno abbia mosso un dito per evitare l’irreparabile?”

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