mercoledì 22 agosto 2012

Negazione dei livelli essenziali di assistenza in Molise anche ai pazienti affetti da patologie oncologiche

Un cittadino di un piccolo comune vicino Campobasso, che ha subito un intervento chirurgico al colon nel 2010 per patologie tumorali, si è rivolto al centro prenotazioni Asrem per fare l’esame obbligatorio semestrale di Tac Total Body resosi ancora più stringente per via del rinvenimento di nuovi polipi individuati nell’ultimo esame ecografico.









I sei mesi prescritti dagli oncologi scadono a settembre 2012, nel mentre la prima data disponibile per fare la Tac a Campobasso è fissata dall’Asrem a febbraio 2013.

Per il paziente sarebbe possibile anticipare l’esame a fine novembre 2012 recandosi presso l’Ospedale di Isernia o volendo fare la Tac a pagamento a Campobasso la prima data utile è per il 14 novembre prossimo, ben oltre il semestre stabilito dai medici e in ritardo rispetto alla colono scopia indispensabile per accertare il da farsi in termini medici e chirurgici. Le medesime difficoltà e la stessa tempistica si pongono per il paziente anche per l’ecografia addominale, accentuando una giustificata preoccupazione per l’evoluzione del proprio stato di salute.

Non commento il singolo episodio, che non necessita di parole aggiuntive, ma sollevo all’attenzione del Ministero della Salute che ha la responsabilità di conduzione, gestione e programmazione, del sistema sanitario della Regione Molise, attraverso il Commissario ad Acta, la questione dei livelli essenziali di assistenza garantiti dalla Carta Costituzionale e non resi esigibili sul nostro territorio.

La nota sulle patologie oncologiche del 21.08.2012 ha evidenziato lo stato confusionale in cui versano le nostre strutture regionali di riferimento pubbliche e private, che si orientano nell’incertezza della fase in condizioni precarie e nell’ impossibilità di agire in un quadro di pianificazione stabile, sicuro e definito.

Se tali disagi sono problematici per ogni malattia, terapia e cura, rischiano di essere letali per le patologie oncologiche, per quelle cardiovascolari e dell’ictus, in cui il fattore tempo è una variante determinante per salvare la vita ai cittadini.

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