lunedì 6 agosto 2012

Il SS. Rosario è stato abbandonato da Iorio, Di Sandro, Patriciello e dai loro amici....gli opposti legali del Tar ( Ricci e Colalillo) lavorano nello stesso studio

Pubblichiamo intervista concessa da Massimiliano Scarabeo a Molise24.it









SS. Rosario sempre più abbandonato. Per questa ragione è sempre più arrabbiato Massimiliano Scarabeo. E non le manda a dire:

<Io non mi riesco a spiegare perché mentre a Larino ed Agnone si dà seguito al pronunciamento del Tar di sospensiva degli atti sul Piano di rientro, a Venafro si agisce diversamente. Agli ospedali di Larino ed Agnone tutto funziona come prima, mentre al SS. Rosario di Venafro ogni giorno distruggono qualcosa. Oggi un Reparto domani un’apparecchiatura oppure una forma fondamentale di assistenza. La cosa è ancora più grave perché l’ospedale di Venafro, oltre ad essere ipersicuro, ha sempre guadagnato in soldi ed assistenza>.

Che cosa vuol dire?

< Che c’è dietro un disegno preciso di Iorio ed i suoi amici ad annientarlo. Sulla pelle dei venafrani e di tutti i cittadini molisani, che pagano tasse altissime per mantenere altre strutture. Magari in perdita>.

Ma non è in piedi un ricorso da parte del Comitato SS. Rosario?

< Io mi chiedo come il difensore della Asrem avv. Umberto Colalillo possa trovarsi contro l’avv. Alfredo Ricci che è suo allievo e che è il difensore del Comitato. Si configura un conflitto di interessi che è perlomeno etico. Se non addirittura legale. E poi va sottolineato che sia Colalillo che soprattutto l’avv. Ricci appartengono allo stesso schieramento politico ( PDL) che sta distruggendo il SS. Rosario. Sono stretti amici di Iorio e company. Ricci poi è collegato politicamente col partito di Patriciello che ha grossi interessi nella sanità privata>.

Come se ne esce?

<Su questo- e mi dispiace dirlo- intendo attaccare anche tutto il Comitato ed il suo presidente, peraltro mio stimato amico, Gianni Vaccone. E’ giunta l’ora di uscire da questo autentico vicolo cieco. Vero e proprio conflitto>.

Ma non è la sua una sorta di prevenzione politica e forse ancora di più?

< Assolutamente no. Ma vi siete chiesti perché l’avv. Ricci non ha opposto alcun ricorso contro lo smantellamento del SS Rosario? Gli è stato pure ripetutamente richiesto dal Comitato. Qui oltre alle responsabilità amministrative e politiche, credo ci siano responsabilità civili e forse anche penali da parte degli uomini di Iorio>.

Quale la via d’uscita?

< Le conclusioni mi sembrano scontate. Evitare che allievo e maestro ( Ricci e Colalillo), che lavorano ogni giorno nello stesso studio, possano avere lo stesso identico obiettivo. Che magari coincide con gli interessi della sanità privata. Inoltre bisogna uscire da ogni equivoco di fondo. E preparare la lotta già dopo Ferragosto. L’ospedale di Venafro è del popolo  e non dei politici- padroni. O dei loro fedeli alleati, siano essi politici oppure avvocati>.

Ma perché dice questo?

<Dei politici venafrani siamo rimasti in pochi a preoccuparci della fine che sta facendo il SS. Rosario.  Che è l’ospedale più antico della Regione ed è stato il primo ad attivare la Rianimazione che poi Iorio e Di Sandro hanno chiuso. Ma non l’avranno vinta facilmente. A Venafro stanno distruggendo tutto. Non solo l’ospedale, ma la sua storia e la sua millenaria tradizione. E questo non lo permetteremo mai>.  

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