giovedì 23 agosto 2012

Generazione Futuro denuncia lo stato di abbandono e degrado dell'area di Monte Vairano

Digitando Monte Vairano sul sito della Comunità Montana Molise Centrale vi troviamo la dettagliata illustrazione dell’oasi naturalistica e del sito archeologico nonché l’affido in gestione dell’ area attrezzata presente nel sito. 





Peccato che oggi non sia più così. Infatti l’area attrezzata è oramai abbandonata a se stessa e oggetto di incursioni vandaliche, mentre l’area faunistica ed il sito archeologico sono in pratica non visitabili ed anche loro in balia del degrado. Questa stupenda zona della nostra regione, che potrebbe registrare migliaia di visitatori l’anno è abbandonata a stessa e i suoi tesori finiti nel dimenticatoio. 

Monte Vairano è caratterizzato da una biodiversità elevata che offre la visione di stupende e rare specie della flora e della fauna selvaggia, oltre che la riserva per la riproduzione di numerose specie animali fra le quali il cervo. Come se ciò non bastasse nella suddetta area è stata riconosciuta la città Sannita di Aquilonia teatro di numerose battaglie, ma purtroppo gli scavi in questione sono fermi.

Quindi allo stato attuale delle cose l’attrazione turistica del sito è pari a zero. Sarebbe cosa buona e giusta creare le condizioni necessarie affinchè questa stupenda oasi, ricca di storia e di rarità naturali possa ripartire, creando turismo e ricchezza per le zone limitrofe.

Per fare ciò bisognerebbe portare il nostro patrimonio naturalistico e storico al centro dell’economia locale, dando innanzitutto la possibilità di poterne usufruire liberamente ed in sicurezza per poi farne poli turistici di nicchia attraverso visite guidate e libere sui sentieri presenti in loco che portano sulla cima del Monte Vairano, attraverso un sito archeologico all’avanguardia preferibilmente curato dalla facoltà di Beni Culturali dell’Unimol, e attraverso la riqualificazione delle strutture ricreative e ricettive presenti nel sito.

Questi e molti altri progetti potrebbero ridare lustro e importanza ad una zona oggi in balia del degrado, perché il patrimonio storico e ambientale devono essere al centro del progetto di rilancio della nostra stupenda regione.

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