giovedì 2 agosto 2012

Chiarezza sulla finanze regionali, sulla dirigenza e sulle nomine

Chiarezza sull'area della dirigenza, sulle nomine e sulla gestione contabile.











Molte imprese che vantano crediti nei confronti della Regione  trovano difficoltà ad essere liquidate nonostante sui relativi capitoli di bilancio sono iscritte le poste finanziarie relative. Gli stessi disagi incontrano i residenti nelle casette post-terremoto che attendono i rimborsi delle bollette Enel ed altri cittadini, enti pubblici e aziende private. I dubbi sulla conduzione delle finanze regionali si accentuano al ricordo dei recenti episodi che hanno visto sparire importi per centinaia di migliaia di euro che non sono stati scoperti dai controlli interni ma sono emersi solo a valle di procedimenti giudiziari. C’è necessità di ripristinare il rispetto delle norme nazionali e regionali sulla contabilità con l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2011 e dell’Assestamento del 2012 con chiarezza sulle effettive disponibilità di cassa e sul reale margine di movimentazione di liquidità.

Le stesse incertezze toccano l’area della dirigenza con assenza di programmazione triennale strategica da parte dell’Assessore al Personale e della Giunta, carenza di obiettivi annuali e con una questione di incompatibilità di parte del Nucleo di Valutazione ai sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo n.150/2009 e della Delibera CIVIT n.4/2010. Se permane precarietà, fluidità e provvisorietà organizzativa nell’area della dirigenza regionale, ne risente l’intero apparato della pubblica amministrazione con indubbie confusioni tra sfera amministrativa e responsabilità politiche. Per questo sussiste il bisogno di mettere ordine nella dirigenza rispettando le leggi e le norme contrattuali, intervenendo con provvedimenti sanzionatori e riconoscendo il merito a coloro che si adoperano con diligenza e impegno.

Da ultimo ricordo che l’art. 6 lettera q) dello Statuto Regionale ( legge n. 347 del 22.01.1971 ) sancisce che tra i compiti del Consiglio Regionale, e non della Giunta o del Presidente c’è :  < nominare i componenti di organi collegiali in rappresentanza della Regione, assicurando, in quanto possibile, la presenza della minoranza >.

Trovo stravagante che in Molise le norme esistono per essere eluse, omesse e violate. Se le nomine sono di pertinenza del Consiglio Regionale perché vengono adottate dalla Giunta o con Decreti del Presidente ? Un conto è la dignità di rappresentanza istituzionale riconosciuta anche in Parlamento in favore delle minoranze, ed altra cosa è la discrezionalità in capo alla maggioranza, all’esecutivo o a chi lo presiede.

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