giovedì 23 agosto 2012

Campobasso, Z.T.L : L’ennesima farsa del Sindaco

Ripercorriamo l’evoluzione della sorte di Piazza Pepe.









Nonostante la chiara volontà popolare di conservare la piazza come isola pedonale, il Sindaco decide di riaprirla al traffico e a parcheggio per il periodo di Natale e fino all’Epifania, per “favorire” lo shopping.

Poi, procastina la riapertura motivando tale scelta in relazione ad una migliore fluidità del traffico. Annuncia addirittura una “piccola rivoluzione” con un cambio dei sensi di marcia. Lo ricordate? Via Marconi a scendere, per evitare “gli ingorghi di via Pietrunto”.

Poi ci ripensa, e a giugno annuncia il ripristino della Z.T.L (Zona a Traffico Limitato) per il 1° luglio.

Nella prima settimana di luglio una TV locale lo intervista per conoscere i motivi del ritardo. Il Sindaco si scusa per i troppi impegni e rilancia affermando che è questione di pochi giorni… è tutto pronto.

Verso la fine del mese di luglio il Comitato Isole Pedonali chiede lumi, e anche questa volta il Sindaco riafferma che si sta procedendo agli ultimi dettagli, ma il piano partirà nel giro di pochi giorni.

Quindi la Z.T.L sarebbe dovuta partire il 1° di agosto, ma  una “delegazione” di commercianti si reca a Palazzo S.Giorgio e punta i piedi su tale ipotesi. Il Sindaco durante l’incontro dichiara la disponibilità all’ulteriore rinvio dell’ordinanza di riapertura, e trova l’ennesima scusa per divincolarsi dalle scelte che invece avrebbe dovuto fare.

Infatti, su Primonumero.it del 1° agosto 2012 rilascia la seguente intervista:

«Meno male che non ho ancora i soldi per comprare le telecamere. Qua chi la vuole cotta e chi la vuole cruda: governare questa città è un casino»

«In questo momento mi ritengo fortunato a non avere i soldi per le telecamere di sicurezza e per la sperimentazione della Ztl: come faccio faccio sbaglio, la decisione, ad ogni modo, non è imminente».

«Avevamo promesso di chiudere al traffico l’area del centro storico durante il periodo estivo per venire incontro alle esigenze dei pedoni e delle associazioni che hanno protestato per mesi su questa faccenda, ma al momento io non me la sento di fare nessuna promessa a nessuno: le telecamere arriveranno e le metteremo perché siamo costretti a farlo, ma per il momento io posso solo ascoltare le varie anime della città e cercare di trovare una soluzione».

E allora ci chiediamo: ma è possibile continuare a governare con questa improvvisazione, campando alla giornata e negando a questa città un progetto più ampio di mobilità? Nemmeno il convegno tenuto il 10 marzo al Mario Pagano (relatori l’Ordine dei Medici e un urbanista dell’Università di Bologna), le 2.000 firme consegnate, e la proposta del Comitato di ripartire dal Piano della Mobilità Urbana approvato dalla precedente Amministrazione, sono servite ad aprire un dialogo con la cittadinanza.

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