Scendiamo in piazza per dire basta a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Questa amministrazione ha fallito.
I consiglieri comunali di Costruire democrazia al comune di Campobasso, hanno incontrato questa mattina gli organi di informazione per annunciare l'iniziativa popolare “Dico NO all'aumento dell'Imu” che partirà già dalla prossima settimana.
“Il nostro movimento – affermano i consiglieri Durante, Coralbo e Cuomo - ha sempre manifestato contrarietà nei confronti della politica di leva fiscale attuata dal governo Monti, governo tecnico al quale il centroinistradestra ha delegato il compito di fare l'operazione più pesante di macelleria sociale che il nostro Paese abbia mai conosciuto. Esprimiamo una fortissima contrarietà di fronte al fatto che i sacrifici degli italiani vengono continuamente tassati mentre sono stati lasciati liberi i grandi potentati economico-finanziari, i grandi patrimoni, le grandi ricchezze, le speculazioni finanziarie, le banche ed il petrolio - nonostante gli annunci - oltre all'oligopolio televisivo (leggi cessione gratuita delle frequenze digitali).
Di fronte a tanti miliardi non presi dove c'era da prendere si fa operazione sui sacrifici delle famiglie, sui tanti giovani monoreddito con un mutuo sulle spalle e figli a carico, che non devono avere il dovere di contribuire alla fiscalità generale dello Stato. Se poi i Comuni, cui il governo delega la possibilità di aumentare le tasse come l'Imu di diversi punti percentuali, utilizzano questo strumento per puntare la pistola alla tempia dei cittadini, delle famiglie e dei proprietari di prima abitazione non possiamo che indignarci e dire basta.
L'amministrazione comunale, in maniera frenetica, ha posto in essere attraverso dichiarazioni a mezzo stampa, la necessità da parte del Comune di elevare le aliquote (non sappiamo in che termini né su quale casa) per la necessità di chiudere il Bilancio. E' sempre la solita minestra: sono anni che ascoltiamo questo nastro che sembra essersi incagliato. E la scusante è sempre la stessa “dobbiamo chiudere il Bilancio”. E così si vendono le farmacie, si aumenta la Tarsu, si elevano le tariffe dei parcheggi e adesso ci vogliono far credere che aumentando l'Imu il comune risolverà i suoi problemi di cassa.
Siamo stufi di essere presi in giro, siamo stufi che quest'amministrazione giochi con le famiglie di Campobasso e sulla loro pelle, che approfitti del loro senso di responsabilità e di dovere e di legalità. Dobbiamo approvare un bilancio del quale non conosciamo neanche i documenti, non abbiamo uno straccio di relazione e ci preoccupano moltissimo le dichiarazioni del sindaco dei suoi assessori e di qualche consigliere che assimilano l'aumento dell'aliquota Imu alla tassa di scopo. E' inaccettabile, non si può fare confusione di questo tipo.
Non possiamo accorgerci alla fine di luglio che mancano i soldi per chiudere il bilancio. Che si nomini un ragioniere, che chiamino una società di revisione contabile terza che certifichi il debito di questo Comune e la situazione di cassa. Noi siamo disposti ad andare a casa, a firmare le nostre dimissioni. Costruire democrazia, in tre anni, nell'arco dei tre bilanci di previsione ha sempre chiesto che vi fosse una seria revisione di spesa interna, una bonifica di quei costi di spesa improduttiva (vedi impianti sportivi comunali), di agire sull'accertamento fiscale specie a beneficio di quei cittadini che le tasse le pagano.
Oggi ci rifiutiamo di pensare che l'aumento dell' Imu cambi il destino di questa amministrazione e di questo Comune, che ha già dimostrato, in più di un'occasione, di avere fallito.
E' per questo che da lunedì 30 luglio saremo presenti in Piazza Municipio a Campobasso con un nostro banchetto per raccogliere le firme contro l'aumento ingiustificato dell'aliquota sulla proprietà. E non ci vengano a dire che la nostra sia la solita battaglia strumentale: dovrebbero vergognarsi loro di aumentare ancora l'Imu alle famiglie che oggi non sono in grado di pagare neanche e bollette, loro che hanno aumentato la Tarsu del 23%, il pagamento dei parcheggi del 400%, hanno messo in vendita le farmacie, hanno venduto e svenduto l'intero patrimonio comunale.
La nostra azione politica sarà fermissima, ci sentiamo non allineati al governo centrale e a questa forma di tassazione locale.”
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