Istanza di sospensione formale degli atti di razionalizzazione degli uffici, tagli al personale e chiusura delle sedi, con provvedimenti scritti di Poste Italiane S.p.A. da trasmettere alle istituzioni regionali e alle organizzazioni sindacali di settore.
Esprimo un vivo apprezzamento per l’esito del Vostro incontro istituzionale sul tema della razionalizzazione e soppressione degli uffici postali in Molise, e sono convinto che aprendo un confronto costruttivo tra tutti gli interlocutori individuati nell’allegata Delibera di Consiglio Regionale n.95 del 3.04.2012 si individueranno soluzioni più eque per un territorio con un’alta presenza di persone anziane, una forte polverizzazione della popolazione ed una conformazione orografica penalizzante.
Pur nella congiuntura negativa che assilla l’Italia e costringe tutti a misurarsi con un contesto di crisi devastante, è possibile favorire un dialogo tra le parti, coinvolgere attivamente i comuni, ricercare risposte positive e limitare i danni per le fasce più deboli che non dispongono di soluzioni alternative per disbrigare atti quotidiani essenziali quali il pagamento di imposte, la riscossione della pensione o il ritiro della corrispondenza.
Al fine di avviare il percorso virtuoso deliberato in Consiglio Regionale e attuare gli impegni assunti nel Vostro incontro nazionale, sollecito una comunicazione formale di Poste Italiane S.p.A. alle organizzazioni sindacali di settore e alle istituzioni locali (Anci e Lega delle Autonomie Locali) in cui si fermano i provvedimenti di razionalizzazione degli uffici, di tagli dei servizi, riduzione del personale e soppressione delle sedi.
Ricordo che ad oggi sono state già raccolte 4 mila firme su una petizione promossa da Cittadinanzattiva Molise, tesa a far rispettare il deliberato consiliare regionale, difendere gli utenti e sospendere gli atti in corso che tra l’altro hanno visto dimezzare in poco più di un decennio il personale di Poste Italiane S.p.A. in Molise col passaggio da 1800 unità a 900 addetti.
Nel mentre tale mobilitazione prosegue coinvolgendo migliaia di persone, sindaci, rappresentanti sindacali ed amministratori, è opportuno bloccare i provvedimenti in itinere di razionalizzazione con una nota ufficiale da far pervenire agli interessati e contestualmente avviare il tavolo istituzionale con la Regione Molise per sottoscrivere il Protocollo d’Intesa.
Pur nella congiuntura negativa che assilla l’Italia e costringe tutti a misurarsi con un contesto di crisi devastante, è possibile favorire un dialogo tra le parti, coinvolgere attivamente i comuni, ricercare risposte positive e limitare i danni per le fasce più deboli che non dispongono di soluzioni alternative per disbrigare atti quotidiani essenziali quali il pagamento di imposte, la riscossione della pensione o il ritiro della corrispondenza.
Al fine di avviare il percorso virtuoso deliberato in Consiglio Regionale e attuare gli impegni assunti nel Vostro incontro nazionale, sollecito una comunicazione formale di Poste Italiane S.p.A. alle organizzazioni sindacali di settore e alle istituzioni locali (Anci e Lega delle Autonomie Locali) in cui si fermano i provvedimenti di razionalizzazione degli uffici, di tagli dei servizi, riduzione del personale e soppressione delle sedi.
Ricordo che ad oggi sono state già raccolte 4 mila firme su una petizione promossa da Cittadinanzattiva Molise, tesa a far rispettare il deliberato consiliare regionale, difendere gli utenti e sospendere gli atti in corso che tra l’altro hanno visto dimezzare in poco più di un decennio il personale di Poste Italiane S.p.A. in Molise col passaggio da 1800 unità a 900 addetti.
Nel mentre tale mobilitazione prosegue coinvolgendo migliaia di persone, sindaci, rappresentanti sindacali ed amministratori, è opportuno bloccare i provvedimenti in itinere di razionalizzazione con una nota ufficiale da far pervenire agli interessati e contestualmente avviare il tavolo istituzionale con la Regione Molise per sottoscrivere il Protocollo d’Intesa.
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