"L’ex ministro Di Pietro ha lavorato per fare arrivare i fondi in Molise. Toccava a Iorio spenderli bene”.
In merito alle dichiarazioni rilasciate da Iorio sulle presunte responsabilità dell’on. Antonio Di Pietro circa l’allargamento dell’area del Cratere del terremoto del 2002, interviene la dirigenza dell’Italia dei Valori:
Fa bene Iorio a ricordare quanto l’on. Di Pietro, allora ministro alle infrastrutture, si sia speso affinchè al suo Molise arrivassero i fondi necessari per la ricostruzione. Detto questo occorre, però, fare una distinzione tra chi ha lavorato seriamente per assicurare la ripresa di un territorio duramente colpito dal sisma del 2002 e chi, in veste di Governatore della Regione e Commissario, aveva il compito di pianificare la fase della ricostruzione assicurandone il buon esito.
Occorre, insomma, fare una distinzione tra chi ha stanziato i soldi e chi, quei soldi, li ha spesi male lasciando, ancora oggi, a distanza di dieci anni, le persone fuori dalle case rese inagibili dal sisma.
Lo stato della ricostruzione è ben lontano dall’essere completato. Questo è un dato oggettivo e incontrovertibile. Un dato che conferma come Iorio abbia mal gestito tutta la fase del post terremoto.
Attraverso scelte improbe (che, non a caso, hanno fatto balzare il Molise agli onori delle cronache nazionali) abbiamo visto milioni di euro buttati al vento, utilizzati più per la costruzione di consensi elettorali che per la ricostruzione di quei territori effettivamente danneggiati dal terremoto.
Ora, che si cerchi di far ricadere la colpa su Antonio Di Pietro, ci pare, francamente, di cattivo gusto.
Crediamo che l’encomiabile lavoro svolto dall’ex ministro dovrebbe rappresentare un motivo di orgoglio per il Molise, un esempio di buona politica che va però a contrapporsi alle costanti umiliazioni che l’ormai decaduto Governatore Iorio infligge alla nostra regione attraverso i pessimi risultati ottenuti in qualità di Commissario alla Ricostruzione e alla Sanità. Incarico, quest’ultimo, contraddistinto da una gestione familistica della cosa pubblica che è costata a Iorio una condanna, seppure in primo grado, ad un anno e sei mesi per abuso d’ufficio.
Fa bene Iorio a ricordare quanto l’on. Di Pietro, allora ministro alle infrastrutture, si sia speso affinchè al suo Molise arrivassero i fondi necessari per la ricostruzione. Detto questo occorre, però, fare una distinzione tra chi ha lavorato seriamente per assicurare la ripresa di un territorio duramente colpito dal sisma del 2002 e chi, in veste di Governatore della Regione e Commissario, aveva il compito di pianificare la fase della ricostruzione assicurandone il buon esito.
Occorre, insomma, fare una distinzione tra chi ha stanziato i soldi e chi, quei soldi, li ha spesi male lasciando, ancora oggi, a distanza di dieci anni, le persone fuori dalle case rese inagibili dal sisma.
Lo stato della ricostruzione è ben lontano dall’essere completato. Questo è un dato oggettivo e incontrovertibile. Un dato che conferma come Iorio abbia mal gestito tutta la fase del post terremoto.
Attraverso scelte improbe (che, non a caso, hanno fatto balzare il Molise agli onori delle cronache nazionali) abbiamo visto milioni di euro buttati al vento, utilizzati più per la costruzione di consensi elettorali che per la ricostruzione di quei territori effettivamente danneggiati dal terremoto.
Ora, che si cerchi di far ricadere la colpa su Antonio Di Pietro, ci pare, francamente, di cattivo gusto.
Crediamo che l’encomiabile lavoro svolto dall’ex ministro dovrebbe rappresentare un motivo di orgoglio per il Molise, un esempio di buona politica che va però a contrapporsi alle costanti umiliazioni che l’ormai decaduto Governatore Iorio infligge alla nostra regione attraverso i pessimi risultati ottenuti in qualità di Commissario alla Ricostruzione e alla Sanità. Incarico, quest’ultimo, contraddistinto da una gestione familistica della cosa pubblica che è costata a Iorio una condanna, seppure in primo grado, ad un anno e sei mesi per abuso d’ufficio.
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