mercoledì 23 maggio 2012

Politiche sociali, Costruire democrazia: “Basta con le chiacchiere ed i proclami

Affondo di Michele Coralbo e Michele Durante, consiglieri di Costruire democrazia al Comune di Campobasso, che hanno riunito gli organi di informazione questa mattina a Palazzo San Giorgio. Stanchi di un’amministrazione sempre più paralizzata.








“Abbiamo convocato la stampa perché ci faccia da megafono, perché quello che abbiamo da dire non ci è possibile nelle sedi deputate” attacco frontale di Durante all’amministrazione Di Bartolomeo che, dal 24 gennaio 2012, non riesce  a chiudere una seduta di consiglio, che ha al vaglio dell’assise atti, mozioni, interpellanze e ordini del giorno anche a carattere di urgenza e la cui discussione viene invece fatta slittare di settimana in settimana. 

“Basti pensare – ricorda Coralbo - che un ordine del giorno, tra le altre cose a firma della maggioranza, riguardante il piano straordinario da adottare per le violenti nevicate del febbraio scorso giace ancora indiscusso. E’ una follia. Il Comune e la città di Campobasso continuano a vivere una paralisi amministrativa che prosegue ormai dal suo insediamento”.

I consiglieri di Costruire democrazia, esprimendo la massima soddisfazione per l’elezione a Sindaco di Isernia di Ugo De Vivo e quindi della volontà di cambiamento della città, entrano nel vivo dell’argomento: “Nell’ottica di un cambiamento è necessario porre l’attenzione su un tema di grande attualità come quello delle politiche sociale, lasciate a dormire nei cassetti del Comune dal gennaio 2012, da quando cioè noi esponenti del movimento Costruire democrazia presentammo una mozione che chiedesse chiarimenti proprio sull’Ambito Sociale Territoriale. Il Comune di Campobasso, con il suo Sindaco, è capofila dell’Ambito Sociale che raggruppa 26 Comuni.

E’ nelle sue casse che transitano i soldi provenienti dalla Regione e che devono essere ridistribuiti tra gli altri Comuni aderenti. Con lo strumento del Piano Sociale di Zona si prevedeva una programmazione di interventi e azioni da mettere in atto per le politiche sociali. E invece, tale strumento, per l’amministrazione comunale è inesistente. Non è stata fatta una, che sia una, deliberazione dal 2010. Non è stata mai messa in moto l’attività di programmazione. Le politiche sociali non si fanno con i proclami, con le chiacchiere. Abbiamo sentito più volte minacciare il Sindaco di uscire dall’Ambito Sociale e di gestire autonomamente i fondi.

Questa è un’azione illegale che comporterebbe un gravissimo danno per i cittadini. Così come è illegale la Delibera di Giunta Comunale 233/2011 per la quale abbiamo protocollato un’istanza di revoca. Una delle violazioni di legge della predetta Deliberazione riguarda, ad esempio, la L. n. 328/2000 ossia la Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

Tutto ciò affermato, è evidente che se un domani non ci saranno politiche per i bambini disagiati, per i giovani problematici, per i tossicodipendenti, per le famiglie con disabili sarà colpa di un’amministrazione che in tutto questo tempo è rimasta sorda, cieca e inerme di fronte il dramma di molte famiglie del territorio molisano.”

“Esprimiamo infine – concludono Durante e Coralbo – solidarietà a tutti i diciotto operatori che lavorano all’interno dell’Ambito Sociale di zona e che forniscono quotidianamente servizio ed assistenza con la massima professionalità. E’ assurdo che, dallo scorso gennaio non percepiscono stipendio ed alcuni di loro, invece, non ricevono ancora le spettanze per il mese dell’agosto 2011. Siamo stanchi di sentire le solite barzellette e come noi anche i cittadini che rappresentiamo.

Invitiamo pertanto ancora una volta il Sindaco a confrontarsi pubblicamente sulla questione allarmante delle politiche sociali, nelle sedi deputate quali il Consiglio comunale, per far si che si esca finalmente da una paralisi che sta immobilizzando oltre l’attività amministrativa anche il destino di centinaia di famiglie disagiate ed invitiamo il primo cittadino a pensare seriamente alla nomina di una Assessore alle Politiche Sociali che possa dedicarsi con serietà, competenza, professionalità e dedizione ad un tema così delicato quanto importante”.

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