La manifestazione dei sindaci, prevista per giovedì 24 maggio, per la crescita del Paese e per chiedere al governo di modificare i vincoli del Patto di stabilità e rivedere l'attuale impianto dell'Imu, slitta al 31 maggio.
Il rinvio è stato deciso per senso di responsabilità di fronte ai gravi fatti di Brindisi e per il terremoto in Emilia. Micaela Fanelli, delegato Anci, rinnova l’invito ai Comuni molisani a partecipare alla mobilitazione.
L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), in considerazione dei gravi fatti che hanno colpito la comunità nazionale in questi ultimi giorni (l’attentato di Brindisi e il terremoto in Emilia), con senso di responsabilità con l’obiettivo di testimoniare il sentire comune di tutti i livelli istituzionali del Paese, ha deciso di rimandare al 31 maggio prossimo la manifestazione già programmata e annunciata per il 24 maggio a Venezia.
La manifestazione si svolgerà sempre a Venezia, negli stessi orari e con le stesse modalità previste per il 24. Micaela Fanelli, membro dell’Ufficio di Presidenza nazionale Anci e sindaco di Riccia, rinnova l’invito ai Comuni molisani a partecipare alla mobilitazione, “perché questa Imu è inaccettabile: mette in ginocchio i cittadini, taglia le risorse ai Comuni e costringe a ridurre le opere pubbliche e i servizi”.
L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), in considerazione dei gravi fatti che hanno colpito la comunità nazionale in questi ultimi giorni (l’attentato di Brindisi e il terremoto in Emilia), con senso di responsabilità con l’obiettivo di testimoniare il sentire comune di tutti i livelli istituzionali del Paese, ha deciso di rimandare al 31 maggio prossimo la manifestazione già programmata e annunciata per il 24 maggio a Venezia.
La manifestazione si svolgerà sempre a Venezia, negli stessi orari e con le stesse modalità previste per il 24. Micaela Fanelli, membro dell’Ufficio di Presidenza nazionale Anci e sindaco di Riccia, rinnova l’invito ai Comuni molisani a partecipare alla mobilitazione, “perché questa Imu è inaccettabile: mette in ginocchio i cittadini, taglia le risorse ai Comuni e costringe a ridurre le opere pubbliche e i servizi”.
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