lunedì 14 maggio 2012

Ciclo di incontri divulgativi sul tema delle Bioenergie

Sarà Riccia ad ospitare il primo degli appuntamenti del ciclo “In viaggio con le energie rinnovabili” il prossimo mercoledì 16 Maggio alle ore 18.00, presso la Sala “Beato Stefano”, in via Piano della Corte, nel centro storico del paese.







Si tratta di una serie di incontri divulgativi sul territorio che ha l’obiettivo di promuovere la Misura 311 del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 “Diversificazione verso attività non agricole” – Azione 4 “Investimenti funzionali alla produzione e alla vendita di energia da fonti rinnovabili”.

L’incontro, organizzato d’intesa con il Comune di Riccia e le associazioni di categoria, sarà presieduto dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Angiolina Fusco Perrella, con la partecipazione del Direttore del Servizio “Programmazione e Ricerca” della Regione Molise, Dr. For. Nicola Pavone, i Funzionari della struttura regionale competenti in materia, le associazioni di categoria e gli Ordini professionali del settore.

L’attenzione sarà focalizzata sulla filiera del biogas, in considerazione dell’enorme potenzialità del territorio regionale e del vantaggio ricavato dalle aziende agricole molisane nella produzione e vendita di energia da fonte rinnovabile. La realizzazione di impianti che utilizzano fonti energetiche di provenienza agricola e zootecnica non solo contribuisce a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici, in linea con gli obiettivi europei del “Pacchetto clima” 20-20-20, ma consente anche di svolgere, prioritariamente in forma associata, un’attività imprenditoriale e di integrare il reddito aziendale,  esaltando la multifunzionalità dell’azienda agricola. I vantaggi, infatti, sono molteplici, a partire dalla possibilità di valorizzare i prodotti di scarto e i sottoprodotti dell’attività agricola, primo fra tutti gli effluenti zootecnici, il cui smaltimento comporta aggravi economici e potenziali rischi di inquinamento. La filiera del biogas, inoltre, consente di attivare cicli colturali energetici dedicati (mais, sorgo, triticale) e, quindi, di recuperare la redditività dei terreni agricoli interessati da un progressivo abbandono senza, tuttavia, entrare in competizione con l’indirizzo produttivo primario a scopo alimentare (Food).

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