venerdì 13 aprile 2012

Petraroia: Sostegno alla mobilitazione nazionale CGIL-CISL-UIL su pensioni e lavoro

CGIL-CISL-UIL manifestano unitamente a Roma per il lavoro e le pensioni. Le istituzioni raccolgano l’appello delle confederazioni sindacali e adottino misure in favore delle fasce sociali più deboli !








Le confederazioni sindacali manifestano oggi a livello nazionale per chiedere l’avvio di una nuova fase con provvedimenti di contrasto alla povertà, misure concrete in favore dei lavoratori esodati e con  l’abbattimento delle imposte più odiose come l’IMU che colpisce gli anziani ricoverati nelle Case di Riposo e esonera le Fondazione Bancarie. Le politiche di austerità accentuano i disagi delle classi medie e spingono verso la non autosufficienza i ceti popolari con progressivi aumenti di casi di esasperazione e gesti estremi. 

C’è bisogno di cambiare un’impostazione rigorista a tutela dei precari, dei disoccupati, dei lavoratori licenziati rimasti privi di ammortizzatori sociali e di pensionati al minimo che non riescono più a reggere le spese  di sussistenza e sono costretti a scegliere tra il mangiare, fare una visita medica o pagare le bollette di telefono, gas, acqua, rifiuti e energia elettrica. Non possono essere i più poveri a caricarsi l’onere di risanare i conti pubblici dello Stato a fronte di una ricchezza esibita, esposta e sfacciata che non viene intaccata in maniera significativa.

Servono politiche espansive che rilancino la crescita, i consumi e agevolino la produzione, il lavoro e le fasce popolari meno abbienti a partire dai pensionati al minimo, dai non autosufficienti e dai disoccupati di lunga durata. L’appello di CGIL-CISL-UIL merita di essere raccolto a tutti i livelli istituzionali e spetta anche alla Regione Molise fare il proprio dovere con serietà e coerenza, attivando il Reddito Minimo di Cittadinanza, aiutando i lavoratori espulsi dalle aziende, sbloccando le domande di cassa integrazione e mobilità in deroga, finanziando i capitoli di bilancio sulle politiche sociali che agevolino l’assistenza domiciliare agli anziani, ai diversamente abili e alle altre fasce deboli delle popolazione.

Con concretezza si possono risparmiare fondi su altri capitoli di spesa e consentire a chi è in difficoltà di sentirsi parte di una comunità solidale che non lo abbandona al proprio destino.

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