martedì 10 aprile 2012

Petraroia: Proposta di mozione sulle crisi aziendali e sull'emergenza lavoro

Di seguito, nota del Consigliere Regionale Michele Petraroia inerente la trasmissione del documento unitario delle Federazioni Sindacali e la proposta di mozione sulle crisi aziendali e sull'emergenza lavoro.










Preso atto che il tasso di disoccupazione regionale ha superato percentuali emergenziali per i giovani, le donne, le fasce deboli del mercato del lavoro, il collocamento obbligatorio, gli adulti estromessi dai processi produttivi e le persone con più di 55 anni già penalizzate dall’ultima riforma pensionistica che ha elevato i limiti per accedere alla pensione a 66 anni e oltre di età;

Considerato che in tutti i settori economici si registrano cali occupazionali, ricorsi agli ammortizzatori sociali, richieste di cassa integrazione o mobilità in deroga, con preoccupanti punte di emergenze nel settore edile, in agricoltura, nei servizi, nel commercio, nella cooperazione socio-assistenziale e per il comparto industriale nella trasformazione alimentare, nel metalmeccanico e nel tessile;

Tenuto Presente che in Italia e in Molise si accentuano i fenomeni di disperazione sociale con gesti estremi ed un crescente disagio dovuto a nuove povertà, a perdite d’impiego, solitudine e incertezze di prospettiva umana, familiare e lavorativa; Visti i recenti provvedimenti nazionali che hanno inasprito la pressione fiscale, abbassato il potere d’acquisto di salari e pensioni, tagliati i trasferimenti ai territori e alle imprese, innalzato i requisiti contributivi ed anagrafici per il pensionamento senza risolvere nemmeno i problemi dei 350 mila lavoratori incentivati a lasciare il lavoro con accordi sindacali di accompagnamento alla pensione e intaccato le tutele dell’art. 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori;

Acquisito che le misure nazionali per la crescita e l’occupazione sono carenti, si abbassano le tutele sociali e si rende più precario il lavoro con proposte di riforma che non risolvono il problema della precarietà dei giovani e rendono più agevoli i licenziamenti per gli adulti anche in assenza di giusta causa e giustificato motivo;

Accertato che in un simile contesto di crisi nazionale e regionale, urge assegnare la delega alle politiche del lavoro ad uno degli Assessori in carica, al fine di garantire la presenza istituzionale della Regione Molise in sede governativa e nello specifico tavolo insediato presso il Ministero del Lavoro in cui ci si confronta sul riparto delle risorse, e sui provvedimenti emergenziali da assumere in favore dei disoccupati, degli inoccupati e di chi si trova in cassa integrazione, in mobilità o dei giovani alla ricerca d’impiego;

Constatato che presso l’Assessorato al Lavoro giacciono inevase molteplici richieste di attivazione di confronti vertenziali per decine di aziende in attesa di accedere agli ammortizzatori sociali in deroga, alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria, alla mobilità o magari di contratti di solidarietà, con penalizzanti ritardi burocratici che danneggiano migliaia di lavoratori con ritardi eccessivi sui tempi di definizione delle pratiche e la materiale impossibilità di essere ascoltati, ricevuti e rispettati dalle preposte rappresentanze istituzionali;

Acclarato che l’assenza di coordinamento delle politiche regionali del lavoro pregiudica anche l’attività delle parti sociali, delle province deputate alla gestione dei Centri per l’Impiego e delle rappresentanze imprenditoriali, e in aggiunta priva di orientamento anche il Comitato di Sorveglianza sul FSE, il Fondo Sociale Europeo che attiva i finanziamenti per incentivare l’occupazione, migliorare la formazione individuale, reintegrare nel mercato del lavoro le fasce deboli e raccordare i fabbisogni di manodopera col sistema scolastico, formativo ed universitario;



IMPEGNA
1)Il Presidente della Giunta Regionale ad assegnare la delega alle politiche del lavoro ad un Assessore in carica, in modo tale da far recuperare i ritardi accumulati, consentire la presenza istituzionale della Regione in sede ministeriale nazionale, promuovere i tavoli vertenziali e sbloccare le istanze sull’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga avanzate dalle imprese;

2) I Presidenti delle Commissioni Consiliari Permanenti, ciascuno per le materie delegate, ad adoperarsi in iniziative di audizioni con le rappresentanze imprenditoriali, le organizzazioni sindacali, le amministrazioni locali, le associazioni ed i comitati presenti sul territorio, per definire possibili provvedimenti legislativi, misure finanziarie urgenti di sostegno all’occupazione, azioni di pari opportunità e incentivi in favore dei disoccupati di lunga durata, dei giovani in cerca di primo impiego, degli adulti che non riescono a rioccuparsi e più in generale in favore delle fasce più deboli, meno scolarizzate e a maggior disagio della comunità regionale.

3) La Giunta Regionale ad adoperarsi per le proprie competenze per esprimere al Ministro del Lavoro e alle Commissioni Parlamentari Lavoro della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, una posizione a tutela dell’art.18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori e di sollecito a risolvere la questione dei 350 mila esodati rimasti privi di lavoro e lontani dalla pensione.



Michele Petraroia

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