sabato 10 marzo 2012

Venafro. Crisi a Palazzo Cimorelli, Massimiliano Scarabeo (Pd): “Sindaco telecomandato e con le batterie scariche”

“E’ una sceneggiata indecorosa e mortificante, indegna di una cittadina come la nostra, quella in atto al Comune di Venafro. Il sindaco Nicandro Cotugno, ormai delegittimato da una frangia consistente della sua stessa maggioranza, oltre che dal popolo venafrano, sempre più somiglia, politicamente parlando, ad una marionetta telecomandata, per giunta con le batterie scariche!”.




E' un duro affondo, quello di Massimiliano Scarabeo,sulla crisi politica in atto a palazzo Cimorelli.

L’esponente del Pd non usa giri di parole e punta l’indice verso il sindaco Nicandro Cotugno, affermando: Aveva un solo modo per uscire a testa alta da questa situazione, rassegnando le dimissioni. Ma anche in questa circostanza ha preferito rendere palese la sua scarsa consistenza politica, ponendosi ciecamente nelle mani di mangiafuoco”. Nelle sue parole c'è un chiaro riferimento ad alcuni politici di Isernia e Campobasso che starebbero “manovrando” la crisi in atto al Comune di Venafro.

Massimiliano Scarabeo non risparmia le minoranze, lanciando frecciate agli esponenti del “Il Patto”: Crede davvero Vincenzo Cotugno che i venafrani ci caschino? In città lo sanno anche le pietre, ormai, dell’ordine ricevuto di tenere in piedi fino alle prossime elezioni i brandelli di quella che era la maggioranza guidata dal sindaco Nicandro Cotugno.

Non fossero sopraggiunti determinati e ben conosciuti accordi, gli esponenti de “ Il Patto” se la sarebbero svignata a gambe levate l’altra sera, quando il sindaco si è presentato in Consiglio con soli sette seguaci. Tentare di far passare messaggi differenti – conclude Massimiliano Scarabeo – vuol dire compiere un esercizio retorico che non incanta nessuno”. 

Massimiliano Scarabeo

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