venerdì 26 settembre 2014

Venafro. Per i "baraccati" la soluzione c'era già da gennaio scorso: chi preposto risolva il caso umano disperato senza altri indugi.



La soluzione per offrire una residenza dignitosa ai “baraccati di Venafro” c’è, ed è stata proposta dalla società sportiva Venafro Calcio a 5 già lo scorso 27 gennaio 2014. In una missiva che pubblichiamo, indirizzata dalla società sportiva al Sindaco di Venafro e all’assessore Iannacone firmata dal presidente del Venafro calcio a 5 Gabriele Scarabeo, vi è la proposta  immediata per garantire a Paola e Pasquale una dimora degna di tale nome. 


 



La missiva recita:
“Avendo appreso a mezzo stampa della difficile situazione nella quale vertono il caro Pasquale e la sua consorte costretti a vivere in una baracca in lamiera in Via Mura Ciclopiche, con la presente propone a codesta amministrazione una soluzione temporanea ma immediata, in attesa che gli interventi del consigliere Iannacone, delegato all’assegnazione degli immobili IACP e allo sport, portino ad una soluzione definitiva della triste vicenda.
La coppia in questione potrebbe essere ospitata nella struttura sportiva polivalente di Via Pedemontana, e più specificatamente nelle stanze dell’ex custode, già munite di servizi e utenze.
In questo caso, il comune di Venafro che da agosto sembra avere difficoltà nella nomina del custode della struttura, senza alcuna spesa, avrebbe anche un custode pro tempore della palestra e, quindi, un repellente per furti e atti vandalici oltre che persona attenta alle spese superflue delle relative utenze. Si è certi che anche le altre associazioni sportive che attualmente utilizzano la struttura saranno aperte all’iniziativa poiché da sempre impegnate nel sociale come il Venafro calcio a 5.
Certi che il consigliere Iannacone, in attesa dell’iter burocratico dell’assegnazione della casa popolare, ben saprà valutare in essere la proposta in questione, si porgono distinti saluti.”

Sono passati otto mesi dalla data della missiva. Un lungo inverno freddo, una primavera e un’estate piovosa per i due coniugi “Baraccati di Venafro”. Senza voler accusare nessuno: non credete che questi poveri cristi abbiano sofferto abbastanza e meritano una vita degna di tale nome?
                                                                                            P.T.


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