La ECOJUNK Scappa Alla Vista Della Mala Parata! Torno a parlare di quanto accade agli spazzini di Gambatesa, intanto perché ad oggi ancora non vengono remunerati per il mese di agosto, (neppure secondo quanto fino ad ora hanno ricevuto), poi perché ad oggi e da tre mesi, i Nostri non ricevono più le buste paga o ciò che dovrebbe esser tale, infine, perché sono stati lasciati anche senza gli attrezzi da lavoro, e ciò che normalmente il datore di lavoro è obbligato a fornire. Tutto ciò, mentre ormai il municipio non può più dire di non sapere.
Gambatesa Come Napoli?
Andiamo per ordine:
Ieri pomeriggio, dopo l’ennesima fumata nera sul fronte “stipendio”, Salvatore Di Maria e Donato Codianni, per l’ennesima volta hanno chiesto consiglio a me sul da farsi, anche perché la situazione sta precipitando anche dal punto di vista igienico. Da qualche giorno infatti, vista l’assenza dell’autocompattatore di Gambatesa, (che è passato a miglior vita), i rifiuti per i quali noi gambatesani paghiamo la TARI, vengono raccolti quando esiste la disponibilità di un mezzo che poi li possa trasportare in discarica. Così, se lunedì e martedì scorsi la raccolta è saltata e ieri si è provveduto in tal senso, già oggi nessuno ha svuotati i cassonetti e la cosa più sconcertante è che i nostri concittadini ne danno colpa ai locali netturbini i quali, lasciati a sé stessi per aver avuto l’ardire di chiedere quanto spetta loro, vengono boicottati al punto di non avere più neppure le scope di ricambio per pulire Gambatesa.
Ovviamente io ne ho parlato con la CGIL nella persona di Giuseppe Di Biase, il quale, già domani prenderà i primi provvedimenti urgenti, secondo ciò che la Legge impone. Non contento però, ho immediatamente inviato un sms provocatorio nel quale chiedevo se non fosse il caso di organizzare uno sciopero degli spazzini, al nostro vicesindaco, quel Marco Abiuso che è l’unico che risponde ai cittadini, assumendo su di sé anche il ruolo di addetto alle comunicazioni, ruolo che mi sembra sia stato assegnato ad altri. Marco ha raccolta la provocazione e dopo qualche ora ha così risposto: “Per quel po’ che so lo sciopero va comunicato anzitempo altrimenti davvero si rischia il posto. E’ difficile dare dei consigli in merito, forse un sindacato sarebbe più indicato. Ti posso dire che Carmelina – (NDR:Carmelina Genovese è il Sindaco di Gambatesa) – si sta adoperando nei confronti di ECOJUNK per trovare soluzione alle varie inadempienze tra cui quella a danno degli spazzini. Speriamo bene.
A quell’sms, io ho risposto immediatamente come segue: Lo sciopero era una provocazione. Sarebbe stato attuato senz’alcun sms se si fossero verificate le condizioni presenti il ventitré dicembre duemilanove e lì, fu difficile far perdere il posto agli spazzini, visto che un posto non l’avevano, in quanto Questi lavoravano in nero da quasi due anni e mezzo. Il sindacato è già in azione e fra qualche giorno scoprirai che si tratta della versione più incazzata, visto che come ho già scritto, parliamo della CHIL, con la quale stiamo organizzando la riscossa. A me, in rappresentanza di Donato e Salvatore e non di altri Giuda Iscariota, premeva rappresentare il disagio di chi, già maltrattato, ora viene ancor peggio ricattato, a chi almeno ci ascolta e ci risponde ed in questo sono stato esaudito.
Per il resto, noi andiamo avanti per la nostra strada come panzer, sperando almeno che voi che richiedete il servizio per tutti i gambatesani, abbiate chiaro che se manca il servizio, la colpa non è di chi è pagato per svolgerlo sul posto, ma va ascritta a chi, una volta presi i soldi che voi in nostra rappresentanza date loro, abbandonano Gambatesa e chi vi lavora, evitando di fornire anche gli attrezzi con i quali lavorare. A presto e scusa lo sfogo di chi, potendo star zitto perché ben retribuito, parla perché, cristianamente, non accetta di veder soffrire i propri amici, la cui colpa è quella di non sapersi difendere e per questo, di non contare niente.
Detto quanto sopra ed attese le dodici e mezza, ora dell’appuntamento telefonico con il solito Salvatore che mi ha informato che neppure oggi era disponibile la paga, ho deciso di scrivere, aggiungendo qualcosa di più nel frattempo acquisita. Sì, perché quella ECOJUNK S. R. L. che accusa i suoi dipendenti di “divulgare notizie aziendali”, ne ha commessa una delle sue, cosa per la quale la società medesima, o uno dei nomi che questa periodicamente s’impone, risulta essere già recidiva.
Ecco infatti, (con la consapevole e voluta autorizzazione a che questi siano pubblicati), gli estratti contributivi che periodicamente, come in diritto, i miei amici netturbini si procurano per verificare la loro posizione presso l’INPS, cosa che ogni cittadino dovrebbe fare. Da questi documenti, si può leggere che se ai due manchino i contributi per l’intero anno duemilaundici, a Donato Codianni, va aggiunta la mancanza di quanto dovuto anche per parte del duemiladodici e dell’anno successivo.
E questa cosa non sarà oggetto di mediazione sindacale, ma verrà da me denunciata in quanto non voglio essere l’unico in Italia a pagare regolarmente le tasse! In definitiva, oggi abbiamo l’ennesima riprova del fatto che c’è chi le prova tutte pur di poter derubare il Prossimo, avente la sola colpa di lavorare e di farlo per quanto possibile, tutto ciò, speriamo senza la connivenza di chi poi, vestendosi del potere che gli è stato dato dai cittadini, chiede il servizio al quale ha diritto e per il quale paga, non considerando che la mancanza di questo, va addebitata a chi, nel frattempo è stato pagato.
Andiamo per ordine:
Ieri pomeriggio, dopo l’ennesima fumata nera sul fronte “stipendio”, Salvatore Di Maria e Donato Codianni, per l’ennesima volta hanno chiesto consiglio a me sul da farsi, anche perché la situazione sta precipitando anche dal punto di vista igienico. Da qualche giorno infatti, vista l’assenza dell’autocompattatore di Gambatesa, (che è passato a miglior vita), i rifiuti per i quali noi gambatesani paghiamo la TARI, vengono raccolti quando esiste la disponibilità di un mezzo che poi li possa trasportare in discarica. Così, se lunedì e martedì scorsi la raccolta è saltata e ieri si è provveduto in tal senso, già oggi nessuno ha svuotati i cassonetti e la cosa più sconcertante è che i nostri concittadini ne danno colpa ai locali netturbini i quali, lasciati a sé stessi per aver avuto l’ardire di chiedere quanto spetta loro, vengono boicottati al punto di non avere più neppure le scope di ricambio per pulire Gambatesa.
Ovviamente io ne ho parlato con la CGIL nella persona di Giuseppe Di Biase, il quale, già domani prenderà i primi provvedimenti urgenti, secondo ciò che la Legge impone. Non contento però, ho immediatamente inviato un sms provocatorio nel quale chiedevo se non fosse il caso di organizzare uno sciopero degli spazzini, al nostro vicesindaco, quel Marco Abiuso che è l’unico che risponde ai cittadini, assumendo su di sé anche il ruolo di addetto alle comunicazioni, ruolo che mi sembra sia stato assegnato ad altri. Marco ha raccolta la provocazione e dopo qualche ora ha così risposto: “Per quel po’ che so lo sciopero va comunicato anzitempo altrimenti davvero si rischia il posto. E’ difficile dare dei consigli in merito, forse un sindacato sarebbe più indicato. Ti posso dire che Carmelina – (NDR:Carmelina Genovese è il Sindaco di Gambatesa) – si sta adoperando nei confronti di ECOJUNK per trovare soluzione alle varie inadempienze tra cui quella a danno degli spazzini. Speriamo bene.
A quell’sms, io ho risposto immediatamente come segue: Lo sciopero era una provocazione. Sarebbe stato attuato senz’alcun sms se si fossero verificate le condizioni presenti il ventitré dicembre duemilanove e lì, fu difficile far perdere il posto agli spazzini, visto che un posto non l’avevano, in quanto Questi lavoravano in nero da quasi due anni e mezzo. Il sindacato è già in azione e fra qualche giorno scoprirai che si tratta della versione più incazzata, visto che come ho già scritto, parliamo della CHIL, con la quale stiamo organizzando la riscossa. A me, in rappresentanza di Donato e Salvatore e non di altri Giuda Iscariota, premeva rappresentare il disagio di chi, già maltrattato, ora viene ancor peggio ricattato, a chi almeno ci ascolta e ci risponde ed in questo sono stato esaudito.
Per il resto, noi andiamo avanti per la nostra strada come panzer, sperando almeno che voi che richiedete il servizio per tutti i gambatesani, abbiate chiaro che se manca il servizio, la colpa non è di chi è pagato per svolgerlo sul posto, ma va ascritta a chi, una volta presi i soldi che voi in nostra rappresentanza date loro, abbandonano Gambatesa e chi vi lavora, evitando di fornire anche gli attrezzi con i quali lavorare. A presto e scusa lo sfogo di chi, potendo star zitto perché ben retribuito, parla perché, cristianamente, non accetta di veder soffrire i propri amici, la cui colpa è quella di non sapersi difendere e per questo, di non contare niente.
Detto quanto sopra ed attese le dodici e mezza, ora dell’appuntamento telefonico con il solito Salvatore che mi ha informato che neppure oggi era disponibile la paga, ho deciso di scrivere, aggiungendo qualcosa di più nel frattempo acquisita. Sì, perché quella ECOJUNK S. R. L. che accusa i suoi dipendenti di “divulgare notizie aziendali”, ne ha commessa una delle sue, cosa per la quale la società medesima, o uno dei nomi che questa periodicamente s’impone, risulta essere già recidiva.
Ecco infatti, (con la consapevole e voluta autorizzazione a che questi siano pubblicati), gli estratti contributivi che periodicamente, come in diritto, i miei amici netturbini si procurano per verificare la loro posizione presso l’INPS, cosa che ogni cittadino dovrebbe fare. Da questi documenti, si può leggere che se ai due manchino i contributi per l’intero anno duemilaundici, a Donato Codianni, va aggiunta la mancanza di quanto dovuto anche per parte del duemiladodici e dell’anno successivo.
E questa cosa non sarà oggetto di mediazione sindacale, ma verrà da me denunciata in quanto non voglio essere l’unico in Italia a pagare regolarmente le tasse! In definitiva, oggi abbiamo l’ennesima riprova del fatto che c’è chi le prova tutte pur di poter derubare il Prossimo, avente la sola colpa di lavorare e di farlo per quanto possibile, tutto ciò, speriamo senza la connivenza di chi poi, vestendosi del potere che gli è stato dato dai cittadini, chiede il servizio al quale ha diritto e per il quale paga, non considerando che la mancanza di questo, va addebitata a chi, nel frattempo è stato pagato.
Vittorio Venditti
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