lunedì 15 settembre 2014

Sereni, “Dalla Svezia e Lander segnali per chi crede nell’Europa”



"Il risultato elettorale della Svezia, con la vittoria dei progressisti che raggiungono il 44%, rafforza in Europa il fronte di chi si batte per una maggiore attenzione al lavoro e all'equità sociale". Lo ha dichiarato la vice presidente della Camera.


“Il risultato elettorale della Svezia, con la vittoria dei progressisti che raggiungono il 44%, rafforza in Europa il fronte di chi si batte per una maggiore attenzione al lavoro e all'equità sociale. A nessuno può sfuggire, d’altra parte, il dato preoccupante del raddoppio degli euroscettici populisti di destra, che fa il paio con quanto accaduto in due Lander dell’ex Germania Est, Turingia e Brandeburgo. Speriamo che questi segnali vengano colti da tutte le forze credono nel progetto europeo e spingano ad una riflessione critica i fautori dell’austerità e del rigore”. Lo ha dichiarato Marina Sereni, vice presidente della Camera. 

“C’è un malessere crescente verso l’Unione Europea così com'è, e non saranno le tecnocrazie custodi delle regole della disciplina di bilancio a convincere i delusi che invece rischiano di rivolgersi sempre di più a chi apertamente contesta il processo di costruzione dell’Europa, scegliendo il partito conservatore anti-euro, l'AfD, nella Germania della Merkel o gli Sveriges Demokraterna, populisti, xenofobi ed euroscettici, nella Svezia che fu di Olof Palme”.

“Le cifre dell’economia non sono incoraggianti – continua - , il recupero in Eurolandia, scrive l'Ocse nell'Interim Economic Assessment, ‘rimane deludente, specialmente nei Paesi più grandi: Germania, Francia, Italia’. In Italia, che stenta più degli altri, stiamo lavorando per fare le riforme necessarie a ridare dinamismo al sistema. Ma la politica deve tornare a fare le scelte di fondo anche in Europa, a rendere comprensibile il cammino per lasciare alle spalle anni di sacrifici e di crescenti diseguaglianze”.  “Nessuno può far finta di niente e la ricetta, vista la debolezza della domanda – conclude _ è favorire sul serio investimenti, pubblici e privati, utilizzando ogni margine di flessibilità per sostenere la crescita e per la creazione di posti di lavoro.”



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