giovedì 21 agosto 2014

Sopprimere il Corpo forestale dello Stato sarebbe un grave danno al Paese



Il consigliere regionale Filippo Monaco ha presentato questa mattina una mozione urgente per scongiurare l’ipotesi di soppressione del Corpo forestale dello Stato. “Conosco bene tutte le attività che il Corpo forestale svolge sul territorio – dichiara Monaco – per la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e  per la lotta alle sofisticazioni. Duecento anni di storia fatta di impegno e dedizione non si possono cancellare in nome di uno snellimento della organizzazione amministrativa. In tal modo c’è il rischio che tutto il sistema Paese venga istigato all’anoressia (che potrebbe anche essere un reato) perdendo forza e vitalità”.


 
Ma c’è anche un’altra domanda che il consigliere si pone: “Perché sciogliere il corpo forestale per farlo confluire in una Polizia Ambientale che ancora non ha un’identità? Non sarebbe più opportuno che avvenisse il contrario, vale a dire: aggregare alla Forestale le varie competenze presenti sul territorio per rendere più coesi ed efficaci gli interventi? Del resto il Corpo forestale è in sofferenza di organico, se avesse la possibilità di beneficiare dell’apporto di tutti coloro che attualmente lavorano alle dipendenze di altri enti locali potrebbe operare ancora meglio e con maggiore coordinamento”.

Si tratta di una proposta da contrastare in ogni modo, secondo Monaco, “perché non si può abbassare in nessun modo la guardia sui temi ambientali e, purtroppo, questo argomento non sembra fra le priorità del Governo. Se Renzi sente il bisogno compulsivo di rottamare tutto ciò che non gli garba rischia di gettare l’Italia nella pattumiera, di cancellare l’identità di un Paese attraverso la scarnificazione delle sua membra essenziali: democrazia, giustizia, ambiente, salute e istruzione. Con grande amarezza devo costatare che attraverso questo percorso il Molise sarà tra i primi ad essere privato di qualsiasi tipo di presidio autorevole in grado di dare risposte ai cittadini che chiedono il riconoscimento del loro diritto alla salute, alla giustizia, ad un futuro per le generazioni a seguire, in poche parole: l’inizio della fine. Mancando i servizi essenziali non si avranno investimenti, né lavoro e quindi una forte ripresa dell’emigrazione, con buona pace di quanti credono nell’identità regionale”.

MOZIONE URGENTE


Il Consiglio regionale del Molise
Letta la proposta di legge presentata dal deputato PD Ettore Rosato nel 2013 relativa alla  “Istituzione della specialità della Polizia ambientale nell'ambito del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, soppressione del Corpo forestale dello Stato e delega al Governo per il trasferimento delle funzioni, del personale e delle dotazioni già ad esso spettanti”;
Visto il ddl per la “Riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche”, entrato in Consiglio dei Ministri il 10 luglio 2014, che prevede  l'assorbimento delle funzioni del Corpo Forestale dello Stato in quelle di altre forze di polizia o di amministrazioni locali;

Considerando il ruolo importante e decisivo che il Corpo Forestale svolge sul territorio da quasi due secoli, fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente, delle specie protette e la tutela del patrimonio boschivo;
Considerando le frequenti notizie da parte della stampa locale e nazionale circa le attività di polizia svolte con successo dal Corpo Forestale, sia quando si parla di tutelare l’ambiente (scoperta di discariche incontrollate, di sversamenti illegali, di inquinamento delle falde acquifere, di incendi boschivi dolosi, di abusivismo edilizio e tanto altro ancora) come anche della  salvaguardia della biodiversità (repressione del bracconaggio, controllo sulla pesca nelle acque interne, applicazione della Convenzione CITES che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e di flora minacciate di estinzione, prevenzione e repressione delle violazioni in materia di benessere degli animali, ecc.) ovvero di sicurezza alimentare(repressioni frodi e sofisticazioni, salvaguardia dei prodotti made in Italy);

Evidenziando l’importanza di intensificare l’attività di controllo ambientale in un momento in cui si è presa coscienza dell’agire da parte della malavita organizzata per evitare il dilagare di comportamenti illegali tali da arrecare danni talmente gravi da pregiudicare il recupero dei territori, dei corsi d’acqua e delle falde acquifere, ma anche in materia di salvaguardia della biodiversità; Considerando la netta presa di posizione da parte dell’ANAFF (Associazione Nazionale Funzionari Forestali) che ha annunciato che “Avverserà in modo duro e deciso ogni tentativo di smembramento e/o accorpamento del Corpo forestale dello Stato” dichiarandosi favorevole a “Forme di collaborazione con altre strutture centrali e locali dello Stato nel segno dell’efficienza e dell’economicità”.
Tenuto conto che il 90% del bilancio complessivo del Corpo Forestale (poco più di 7000 unità) viene impiegato per i costi del personale risulta evidente che il suo assorbimento da parte di altro corpo di Polizia apporterebbe un risparmio davvero esiguo. Con l’unica conseguenza di sciogliere l’unica forza qualificata nel settore ambientale ed agroalimentare;


impegna il Presidente della Giunta:

ad assumere ogni iniziativa utile affinché non sia soppresso il Corpo Forestale dello Stato, facendosi portavoce presso il Governo del legame fra il territorio e questo corpo di polizia che lo tutela da circa 200 anni;
Ad avanzare, nel contempo, la proposta di ricollocare al Corpo Forestale dello Stato le varie competenze oggi assegnate a vari soggetti, utilizzando l'organizzazione, le professionalità e l'esperienza che il Corpo può mettere in campo.

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