martedì 5 agosto 2014

Quarantena per i migranti richiesta dalla Lega, per scongiurare il rischio "ebola". Il sud buonista ignora il problema.

Come riportavamo nell’articolo di ieri, anche in Italia l'allerta ebola  è alta. Mentre l'America starebbe mettendo a punto un "siero segreto" capace di sconfiggere il virus, l'attenzione si sposta sui clandestini che dall'Africa partono alla volta del Vecchio Continente. Proprio per questo la Lega Nord ha chiesto di adottare una "quarantena preventiva" per gli immigrati soccorsi in mare dalla Marina Militare.



Dal giornale.it

 
<<Alla luce dell’allarme ebola in diversi stati africani la Lega Nord ha chiesto "una quarantena preventiva nei centri di accoglienza per i clandestini che arrivano a Milano". Il vicecapogruppo in Consiglio regionale, Fabio Rolfi, ha annunciato un’interrogazione all’assessore lombardo alla Sanità, Mario Mantovani, per chiedere che la Regione si attivi con misure di prevenzione per l’emergenza ebola, per esempio con forme di"quarantena preventiva nei centri di accoglienza per quegli immigrati clandestini che arrivano ogni giorno in stazione centrale a Milano""Alcuni stati europei - ha osservato Rolfi - hanno aumentato le misure di attenzione, riteniamo che le medesime procedure debbano essere adottate anche in Lombardia"

Secondo l'esponente del Carroccio, le istituzioni dovrebbero adottare anche "controlli approfonditi per escludere la presenza di altre patologie, debellate ormai da tempo in Lombardia, come ad esempio la tisi". La Lega vorrebbe seguire il modello già adottato dal Veneto dove è stata predisposta una corposa azione di prevenzione igienico-sanitaria"È assolutamente necessario per evitare ripercussioni potenzialmente devastanti causate da questa ondata di immigrati che, grazie al lassismo del governo Renzi, sta invadendo il nostro territorio", ha concluso Rolfi.

La richiesta di Rolfi ha scatenato le polemiche della sinistra che ha accusato il leghista di "strumentalizzare anche i temi più seri con proclami allarmisti a sfondo razzista". Il segretario lombardo del Pd, Alessandro Alfieri, ha accusato il governatore Roberto Maroni di aver sottoscritto accordi sulla gestione dei richiedenti asilo che, però, "fatica a rispettare mettendo in difficoltà amministratori locali e associazioni di volontariato che si trovano ad affrontare da soli l’emergenza profughi">>.

A prescindere dalle proprie convinzioni politiche e dal buonismo di sinistra che impera sulla questione profughi, la consapevolezza che potrebbe innescarsi un meccanismo a catena devastante con un virus di tale pericolosità, derivante dall’approdo sulle coste italiane di immigrati senza controlli, dovrebbe far scattare  negli amministratori delle regioni meridionali e anche nella nostra regione, delle misure preventive condivisibili quali la “quarantena”. Sappiamo che i migranti giungono nelle strutture ospitanti, senza controlli sanitari e senza identificazione, in questo momento di massima allerta mondiale per ebola è inconcepibile che questo avvenga. Purtroppo, questa, essendo una verità effettuale, bisogna prendere delle misure preventive in casa nostra e può essere condivisibile un periodo di osservazione dei profughi che ne scongiuri malattie e virus devastanti. Ci auguriamo che l’amministrazione regionale possa, mutuando dalle regioni del nord, visto il continuo arrivo di profughi ( ne sono previsti in arrivo altri 59 nei prossimi giorni)  prendere in seria considerazione delle misure preventive nel più breve tempo possibile.



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