Come riportavamo nell’articolo di ieri, anche in Italia
l'allerta ebola è alta. Mentre l'America starebbe mettendo a punto un "siero
segreto" capace di sconfiggere il virus, l'attenzione si sposta sui clandestini che
dall'Africa partono alla volta del Vecchio Continente. Proprio per questo la
Lega Nord ha chiesto di adottare una "quarantena preventiva"
per gli immigrati soccorsi in mare dalla Marina Militare.
Dal giornale.it
<<Alla luce dell’allarme ebola in diversi stati
africani la Lega Nord ha chiesto "una quarantena
preventiva nei centri di accoglienza per i clandestini che arrivano a
Milano". Il vicecapogruppo in Consiglio regionale, Fabio Rolfi, ha
annunciato un’interrogazione all’assessore lombardo alla Sanità, Mario
Mantovani, per chiedere che la Regione si attivi con misure di prevenzione per
l’emergenza ebola, per esempio con forme di"quarantena preventiva nei
centri di accoglienza per quegli immigrati clandestini che arrivano ogni giorno
in stazione centrale a Milano". "Alcuni stati europei -
ha osservato Rolfi - hanno aumentato le misure di attenzione, riteniamo che le
medesime procedure debbano essere adottate anche in Lombardia".
Secondo l'esponente del Carroccio, le istituzioni dovrebbero adottare anche "controlli approfonditi
per escludere la presenza di altre patologie, debellate ormai da tempo in
Lombardia, come ad esempio la tisi". La Lega vorrebbe seguire il
modello già adottato dal Veneto dove è stata predisposta una corposa azione di prevenzione
igienico-sanitaria. "È assolutamente necessario per evitare
ripercussioni potenzialmente devastanti causate da questa ondata di immigrati
che, grazie al lassismo del governo Renzi, sta invadendo il nostro
territorio", ha concluso Rolfi.
La richiesta di Rolfi ha scatenato le polemiche della sinistra che ha accusato il leghista di "strumentalizzare anche i temi più seri con proclami allarmisti a sfondo razzista". Il segretario lombardo del Pd, Alessandro Alfieri, ha accusato il governatore Roberto Maroni di aver sottoscritto accordi sulla gestione dei richiedenti asilo che, però, "fatica a rispettare mettendo in difficoltà amministratori locali e associazioni di volontariato che si trovano ad affrontare da soli l’emergenza profughi">>.
A prescindere dalle proprie convinzioni politiche e dal buonismo
di sinistra che impera sulla questione profughi, la consapevolezza che potrebbe
innescarsi un meccanismo a catena devastante con un virus di tale pericolosità,
derivante dall’approdo sulle coste italiane di immigrati senza controlli,
dovrebbe far scattare negli amministratori delle regioni meridionali e
anche nella nostra regione, delle misure preventive condivisibili quali la “quarantena”.
Sappiamo che i migranti giungono nelle strutture ospitanti, senza controlli
sanitari e senza identificazione, in questo momento di massima allerta mondiale
per ebola è inconcepibile che questo avvenga. Purtroppo, questa, essendo una
verità effettuale, bisogna prendere delle misure preventive in casa nostra e
può essere condivisibile un periodo di osservazione dei profughi che ne
scongiuri malattie e virus devastanti. Ci auguriamo che l’amministrazione regionale possa, mutuando
dalle regioni del nord, visto il continuo arrivo di profughi ( ne sono previsti in
arrivo altri 59 nei prossimi giorni) prendere in seria considerazione delle misure
preventive nel più breve tempo possibile.
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