sabato 30 agosto 2014

Isernia. Immobile del terminal bus: lo sperpero del denaro pubblico nella sua massima evidenza



In tempi di spending review, anche le opere pubbliche sono limitate all’essenziale, ma se guardiamo nel passato, quanto denaro pubblico è stato speso per realizzare spesso delle opere che non sono state mai utilizzate, mai entrate in funzione. Il caso isernino del terminal bus è emblematico, con un grande dispendio di energie per dotare un’ampia area del necessario, con la finalità di ospitare in un luogo ex agricolo, gli autobus provenienti da ogni dove.


Tale intento, non ha attecchito nelle esigenze della città pentra.  Il terminal  è diventato un luogo solo di rimessa Bus, mentre ulteriori fondi sono stati spesi per realizzare un altro terminal a ridosso della stazione ferroviaria al centro città, più fruibile, ed in linea con le esigenze di mobilità dei cittadini. Il terminal di contrada Le Piane, scarsamente utilizzato, con un immobile preso di mira nel corso degli anni da vandali e drogati nelle ore notturne, senza controllo, senza un sistema di video sorveglianza, lo hanno reso un rudere.
Mentre si pensa al progetto di riqualificazione dell’area della stazione, nulla si propone per il riutilizzo di questa  struttura.

L’ampia area asfaltata con in fondo questo immobile dall'architettura avveniristica, potrebbe essere usato quale sede secondaria della protezione civile, vista anche la necessità in caso di sisma di aree emergenza, questa zona interamente asfaltata, risulta essere una delle più grandi in città. Si era tentato con la precedente amministrazione Melogli, proprio di utilizzare l’immobile per seconda sede operativa della Protezione Civile, poi in seguito alle indagini giudiziarie per la presunta distrazione fondi, l’immobile è stato di nuovo lasciato nel degrado più totale, e dalle foto si evince che per ristrutturarlo. In questo caso, se bisognerà fare ulteriori investimenti, si pensi ad un utilizzo valido e continuativo e renderlo fruibile, bisognerà spendere altri soldi pubblici.

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