martedì 26 agosto 2014

Conferenza Capigruppo Consiglio Regionale



Corte d'Appello, se ne parlerà Mercoledì in Consiglio, all'ordine del giorno anche la soppressione del Corpo Forestale dello Stato. Convocata d'urgenza dal Presidente, Vincenzo Niro, si è riunita nel tardo pomeriggio di ieri, la conferenza dei capigruppo, per discutere della problematica relativa alla paventata soppressione della Corte di Appello  nell'ambito della riforma della giustizia proposta dal Ministro Andrea Orlando, prevista nel decreto sblocca- Italia.

 “Abbiamo il dovere e l'obbligo di difendere la nostra autonomia e dobbiamo far sentire la nostra voce contro la paventata soppressione della Corte di Appello” - ha esordito il Presidente Niro - nel motivare agli intervenuti la richiesta urgente della convocazione. Il Presidente ha anche chiesto, con una propria nota, che si allega,  un incontro con il Ministro Orlando.

Alla unanimità i presenti hanno ritenuto di voler approvare un documento sull'argomento (c'è già una mozione dei consiglieri Monaco, Ciocca e Ioffredi) nel tentativo di impedire che il Consiglio dei Ministri attui il prospettato proposito nella riunione fissata  per il 29 agosto. La conferenza dei capigruppo ha quindi deciso  di tenere una seduta consiliare per mercoledi prossimo, 27 agosto alle ore 11,30. All'ordine del giorno, oltre alla mozione per salvare l'autonomia del sistema giudiziario molisano, anche una mozione urgente, a firma del consigliere Monaco, sulla soppressione del Corpo Forestale dello Stato.

Al Ministro della Giustizia
On.Andrea Orlando

Ecc.mo Ministro,
nella qualità di Presidente del Consiglio regionale del Molise, dopo aver appreso dagli organi di stampa  e dagli ordini forensi la paventata soppressione della Corte d’Appello di Campobasso, mi rivolgo a Lei, quale capo del dicastero della Giustizia al fine di conoscere se tutto ciò che mi è stato rappresentato abbia un fondamento ed, in caso affermativo, Le chiedo di avere con Lei un incontro urgente prima che il Governo adotti qualsiasi provvedimento.

Ad ogni buon conto, sento il dovere istituzionale e morale di doverLe rappresentare quanto segue: Il Molise da qualche tempo è oggetto di iniziative “centrali” tese a smantellare alcuni presidi che in questi anni hanno garantito alla Regione Molise servizi di qualità e soprattutto hanno assicurato ai cittadini di condurre una vita dignitosa e sicura sotto tutti i profili.

La paventata soppressione della Corte d’Appello di Campobasso, operativa dal 1936, avrebbe l’effetto di infliggere un duro colpo all’intera Regione Molise, in quanto verrebbero a mancare quei distretti che sino ad oggi -e si spera anche in futuro-, hanno garantito a questa Regione di rimanere un isola felice, immune dalle infiltrazioni della criminalità organizzata. Penso alla soppressione della Procura distrettuale antimafia con magistrati che hanno impedito, con indagini complesse e allo stesso  tempo rapide, quei tentativi di infiltrazioni anzidetti.

Ovviamente, ritengo che la soppressione della Procura distrettuale e della Corte d’Appello potrebbe provocare anche lo smantellamento del Comando regionale dei CC e della Guardia di Finanza. Presidi questi ultimi, la cui notoria efficienza, provocherebbe danni inestimabili al nostro tessuto sociale. Ma penso anche ad altri presidi necessari alla collettività, come il Tribunale per i minorenni, istituito su base distrettuale che pure offre un servizio necessario ed eccellente al popolo molisano. Così come il Tribunale di sorveglianza, anch’esso su base distrettuale, che nel Molise serve tre case circondariali.

Onorevole, il Sevizio Giustizia è direttamente collegato a diritti costituzionalmente garantiti e non “eventuali” e chi scrive non difende posizioni campanilistiche ma è proiettato ad evitare che una decisione non supportata da valide ragioni, possa arrecare un danno grave ed irreparabile che ricadrà inevitabilmente sull’intera collettività. Non da ultimo va detto che, in ogni caso, le logiche del risparmio non possono prevaricare quelli che sono i diritti assoluti ed inviolabili garantiti dalla carta costituzionale e, nel caso specifico, il diritto alla difesa nonché l’interesse pubblico, già fortemente compressi da alcune recenti riforme.

Confidando nella Sua indiscutibile e comprovata sensibilità istituzionale e politica, resto in attesa di un una Sua convocazione urgente per ogni approfondimento e chiarimento sul tema.

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