venerdì 11 luglio 2014

Il Futuro misero dei possessori di casa senza pensione: ipotecare la casa in cambio di liquidità

Legge al vaglio del Parlamento: al momento dell’ipoteca scattano gli
interessi. “Prestito vitalizio ipotecario”: la casa alla banca in cambio di contanti.





Certo, il quotidiano “La Repubblica” ‘vende’ la notizia come
l’ennesima, geniale trovata del nostro premier Matteo Renzi. Ma la
realtà è che il provvedimento fotografa con qualche anno di anticipo
quella che sarà la triste situazione di milioni di italiani che dopo
una vita di lavoro si troveranno di fatto senza pensione. O con
assegni di anzianità sufficienti a pagare la pappa al gatto e qualche
bolletta. Saranno costretti, quegli italiani che poi siamo noi tra
vent’anni, a vendere la propria abitazione di proprietà (per i
fortunati che ce l’hanno) alla banca per ottenere in cambio denaro
contante col quale tirare la carretta. O garantirsi nel migliore dei
casi un tenore di vita appena più gratificante della semplice
sopravvivenza.

Si chiama “prestito ipotecario vitalizio”, è riservato agli over 65 e
verrà lanciato dal disegno di legge di iniziativa parlamentare che da
domani sarà esaminato dall’aula della Camera per poi passare per
l’approvazione definitiva al Senato. In Italia potrebbe interessare
una ‘platea’ di circa 200mila over 65 proprietari di case. Funziona
così: la banca fa stimare il valore di mercato dell’appartamento,
accende un’ipoteca ed eroga una somma che varia tra il 18 e il 40% di
quel valore a seconda dell’età e del sesso (cioè dell’aspettativa di
vita) del proprietario. L’operazione è terminata e da quel momento
cominciano subito a cumularsi gli interessi sulla somma erogata.
Facendo alcune stime, il vitalizio può ammontare per un appartamento
del valore di 300mila euro a circa 54mila euro se il proprietario ha
65 anni. In caso di un proprietario 80enne di un’abitazione del valore
di 1,5 milioni di euro, può arrivare al 30% di quel prezzo, ossia a
circa 470mila euro.

I figli del soggetto avranno due opzioni: vendere la casa liquidando
alla banca prestito e interessi, oppure reintegrare prestito e
interessi decorsi fino alla morte del proprietario, e tenersi
l’immobile. 

Nessun commento: