mercoledì 7 maggio 2014

Università e Regione, non è il tempo delle barricate

La FLC CGIL Molise in questi anni ha evidenziato più volte la necessità di aprire un confronto programmatico teso ad organizzare un’adeguata offerta formativa in regione che  ponesse al centro dell’attenzione il ruolo strategico da attribuire all’Università anche attraverso una razionalizzazione delle risorse.





L’Università rappresenta una delle prime “aziende” molisane contando quasi 300 lavoratori nella sfera del Personale Tecnico Amministrativo, e con oltre 200 lavoratori tra ricercatori e docenti. Senza considerare l’indotto che orbita nella sfera dei servizi paralleli in termini gestionali delle strutture e l’indotto economico che deriva dalla presenza attuale dei circa 8.500 studenti (affitti, mense convenzionate, attivita di ristorazione, etc…).

La FLC CGIL ritiene che l’annuncio di aumento delle tasse agli studenti universitari sia, in questo momento, una iattura per le famiglie molisane devastate della crisi.  Inoltre, un provvedimento del genere, potrebbe scoraggiare le famiglie ad investire sul futuro dei propri figli in un ateneo a rischio sopravvivenza e che non si proporrebbe “concorrenziale” dal punto di vista dei costi.

Al Presidente della Giunta Regionale va ricordato che l’Università, quella di oggi e quella di domani,  è figlia anche di quella di ieri. Affermare che le cose non funzionano e richiamare le attuali autorità accademiche ai propri ruoli e alle proprie funzioni dovrebbe essere prerogativa di chi non ha ricoperto ruoli in passato; va ricordato che lo stesso Paolo Di Laura Frattura ha ricoperto ruoli di rilievo in diversi consessi Accademici anche regionali (Consiglio di Amministrazione Universitari, Unimol Management..) come delegato della Regione e come rappresentante di Union Camere.

In questa direzione, la FLC CGIL Molise chiede al governo regionale di esprimersi sulle affermazioni del ministro all’Istruzione Giannini che parla di chiusure di Atenei come quello  molisano. Contrastino, insieme a noi,  queste indicazioni con parole e con fatti conseguenti. Il Molise in questa fase  ha bisogno di coesione sociale per superare l’eccezionalità del momento derivante anche dalla crisi stringente che attraversa tutti i settori, compreso quello della conoscenza.

I docenti, i ricercatori, i precari , i lavoratori dell’Università del Molise, gli studenti, le loro famiglie, il territorio aspettano risposte ed atti concreti. La FLC CGIL ribadisce, per l’ennesima volta, la disponibilità ad essere parte attiva di un processo, improcrastinabile,  che dia certezze per futuro di una parte importantissima dell’intera Regione Molise: la sua Università.

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