"I punti salienti della riforma della P.A. annunciata dal Governo dopo l'ultimo Consiglio dei Ministri riprendono molte delle richieste che da anni l’ANCI presenta. Siamo pronti a confrontarci, convinti che le riforme possano avere successo solo se si fanno partendo dal basso e nel rispetto delle Autonomie locali.
Per questo apprezziamo il metodo del coinvolgimento e della condivisione, e attendiamo di avviare gli incontri di approfondimento che i ministri Lanzetta e Madia hanno assicurato". E’ quanto afferma il sindaco di Chieti e delegato ANCI al Personale Umberto Di Primio. "La riforma della dirigenza di vertice e il rafforzamento delle figure apicali degli enti sono obiettivi che i Comuni auspicano.
In particolare – spiega Di Primio - la revisione dello status dei Segretari comunali è un’urgenza rispetto alla quale l’Associazione ha presentato una proposta organica ai precedenti Governi, con l’obiettivo di dotare le Amministrazioni di una dirigenza forte. Se e’ irrinunciabile la figura del Segretario, è altrettanto vero che questa deve adeguarsi alle esigenze di una moderna amministrazione degli enti locali. Il Segretario quale figura dirigenziale apicale e di coordinamento della dirigenza, scelto sempre attraverso lo spoil system, e’ un primo passo in tal senso".
Di Primio sottolinea inoltre "l'esigenza di procedere ad un rinnovamento generazionale nel comparto pubblico: per fare un esempio, nei Comuni oltre il 50% del personale ha piu’ di 50 anni, nel sottoinsieme dei dirigenti questa percentuale supera il 70%. Ma si tratta di dinamiche innescate da precise scelte normative che abbiamo cercato di cambiare in ogni occasione utile, in un'accesa dialettica con i tanti interlocutori che si sono succeduti negli ultimi dieci anni.
La situazione – sottolinea il delegato ANCI - non potrebbe essere diversa visto il blocco dei turnover, che ha azzerato il ricambio generazionale, ed il blocco della contrattazione, che ha sterilizzato i sistemi di valutazione delle performance e mortificato il personale degli enti. Su tutti questi temi – ribadisce infine Di Primio - l'ANCI ha già fatto proposte precise ed è pronta al confronto con il Governo".
In particolare – spiega Di Primio - la revisione dello status dei Segretari comunali è un’urgenza rispetto alla quale l’Associazione ha presentato una proposta organica ai precedenti Governi, con l’obiettivo di dotare le Amministrazioni di una dirigenza forte. Se e’ irrinunciabile la figura del Segretario, è altrettanto vero che questa deve adeguarsi alle esigenze di una moderna amministrazione degli enti locali. Il Segretario quale figura dirigenziale apicale e di coordinamento della dirigenza, scelto sempre attraverso lo spoil system, e’ un primo passo in tal senso".
Di Primio sottolinea inoltre "l'esigenza di procedere ad un rinnovamento generazionale nel comparto pubblico: per fare un esempio, nei Comuni oltre il 50% del personale ha piu’ di 50 anni, nel sottoinsieme dei dirigenti questa percentuale supera il 70%. Ma si tratta di dinamiche innescate da precise scelte normative che abbiamo cercato di cambiare in ogni occasione utile, in un'accesa dialettica con i tanti interlocutori che si sono succeduti negli ultimi dieci anni.
La situazione – sottolinea il delegato ANCI - non potrebbe essere diversa visto il blocco dei turnover, che ha azzerato il ricambio generazionale, ed il blocco della contrattazione, che ha sterilizzato i sistemi di valutazione delle performance e mortificato il personale degli enti. Su tutti questi temi – ribadisce infine Di Primio - l'ANCI ha già fatto proposte precise ed è pronta al confronto con il Governo".
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