Nella mattinata del 26 maggio u.s., personale dell'U.P.G.S.P. si portava al Pronto Soccorso dell'Ospedale "Veneziale" di Isernia ove era giunta in stato di shock una ragazza italiana, la quale dichiarava di essere stata vittima di violenza sessuale ad opera un cittadino rumeno.
La ragazza riferiva che, terminato il suo turno di lavoro alle ore 01.30 circa presso un bar di un centro limitrofo a questo capoluogo, accettava di accompagnare a casa un suo conoscente, in quanto era in corso un forte temporale. Una volta giunti sul posto, sotto la minaccia di un coltello, veniva portata con forza all'interno dell'abitazione ove subiva violenza sessuale, alle ore 05.00 circa, approfittando del fatto che il suo aguzzino si era addormentato, riusciva a recuperare il suo cellulare ed a fuggire seminuda, invocando telefonicamente aiuto ad un suo amico. Questi la accompagnava immediatamente al locale Pronto Soccorso, ove le venivano accertare varie ecchimosi e contusioni in più parti del corpo.
Personale della Squadra Mobile, prontamente allertato dai colleghi delle Volanti, sulla base degli elementi da questi acquisiti nell'immediatezza, si metteva alle ricerche dell'aggressore. Proprio grazie al lavoro congiunto dei poliziotti di questa Questura, gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal Dott. Fabio Capaldo, riuscivano in breve tempo ad individuarlo ed a bloccarlo nei pressi della stazione ferroviaria di Isernia.
Personale della Squadra Mobile, prontamente allertato dai colleghi delle Volanti, sulla base degli elementi da questi acquisiti nell'immediatezza, si metteva alle ricerche dell'aggressore. Proprio grazie al lavoro congiunto dei poliziotti di questa Questura, gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal Dott. Fabio Capaldo, riuscivano in breve tempo ad individuarlo ed a bloccarlo nei pressi della stazione ferroviaria di Isernia.
Si eseguiva una perquisizione domiciliare nella sua abitazione che dava esito positivo, in quanto ivi si rinveniva la cinta ed i pantaloni lasciati dalla ragazza durante la fuga; nonché il coltello utilizzato per minacciarla. Svolti gli accertamenti di rito ed effettuata ulteriore attività di indagine che dava pieno riscontro a quanto dichiarato dalla ragazza, considerata la pluralità e la gravita degli elementi di prova raccolti a carico dello straniero, questo Ufficio procedeva al fermo dell'indagato dei delitti di sequestro di persona e violenza sessuale aggravata.
La Procura della Repubblica ha richiesto la convalida del fermo e l'emissione di misura di custodia cautelare in carcere, emessa dall'Ufficio G.I.P. del Tribunale di Isernia. Il rumeno si trova ora in stato di custodia cautelare in carcere presso la locale Casa Circondariale.
La Procura della Repubblica ha richiesto la convalida del fermo e l'emissione di misura di custodia cautelare in carcere, emessa dall'Ufficio G.I.P. del Tribunale di Isernia. Il rumeno si trova ora in stato di custodia cautelare in carcere presso la locale Casa Circondariale.
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