martedì 13 maggio 2014

Ingiustizia è fatta!

I primi tre capitoli della saga a toghe nere hanno dato le loro risposte. Scontate! Anticipate! Ma andiamo per ordine. Credo sia inutile ritornare su quanto scritto in precedenza sulla questione che qualcuno definirebbe spinosa ma che di spinoso, credo, non abbia nulla se non la volontà di farla apparire tale per allontanare dubbi e sospetti. 








Credo invece utile ricordare i titoli delle note inoltrate ai media relative al caso: IL GIUDICE E LA BADANTE (PROVE DI INSABBIAMENTO?) del 21 gennaio 2014, NEVROSI DA MAGISTRATO: MA IL SOSTITUTO PAPA E’ BUONO O NON E’ BUONO?! (PROVE DI INSABBIAMENTO 2?) del 30 gennaio 2014, IL SEMPLIFICATORE! (A PROPOSITO DI RINALDI, D’ALTERIO, POZZO E PAPA – CAP. III) del 14 aprile 2014, utili per chi voglia recuperare un po’ di memoria! Utile soprattutto per ripercorrere qualche passaggio fondamentale come il terz’ultimo e il penultimo, dell’ultimo diremo più avanti.

In sostanza, dopo la sostituzione del sostituto Papa in seguito all’affiancamento subito con D’Angelo sulle indagini riguardanti il questore Pozzo voluto dal procuratore D’Alterio, il giudice per le indagini preliminari Rinaldi archiviava su richiesta del magistrato D’Angelo diversamente, immagino, da quanto avrebbe concluso Papa. Il dubbio rimarrà comunque e sempre visto che Papa è stato esautorato di fatto! Ma tant’è! E così, in mancanza di risposte alle mie domande-dubbi da parte dell’apparato, anticipavo uno scenario possibile, in parte avverato.

Manca (per il momento), l’immaginata promozione del giudice D’Alterio, mentre per l’allontanamento del sostituto Papa, il CSM non si è fatto attendere molto, anzi, quasi un fulmine. Proprio così, Papa viene spedito a Rovigo senza passare neppure per il via! La motivazione laconica e senza spiegazioni ulteriori recita: incompatibilità ambientale! Cioè, in mancanza di elementi ulteriori, Papa soffrirebbe l’ambiente del Molise perché inquinato dalle centrali e dall’eolico selvaggio e in odore di malaffare?! O forse più verosimilmente, Papa sarebbe incompatibile alle sue giuste e dovute inchieste?! E poi, incompatibile di cosa se gliel’avete tolta?!

Ma stiamo a scherzare! E se Papa fosse incompatibile, a questo punto tutti gli altri attori di questa sceneggiata cosa sarebbero?! Allora, tutti via e ricominciamo d’accapo, magari ripartendo dall’unico che non avrebbe colpe se non quelle di aver espletato encomiabilmente il proprio lavoro, Papa! Quest’ultima decisione del CSM (pare impugnata dall’interessato), a mio avviso di inaudita violenza psicologica, sa tanto di attacco all’onestà, alla professionalità ed alla libertà individuale nell’applicazione di quanto voluto dalla giustizia con la G maiuscola, oserei dire, dalla giustizia reale!

E sì, perché come per tanti altri aspetti, esistono due versioni delle cose che normalmente affrontiamo, quella di facciata fatta quasi sempre di interpretazioni creative e quella reale fatta dei fatti, del reale, del giusto. E dell’onestà intellettuale. Ma quest’ultima versione, specialmente in Italia e meravigliosamente in Molise, non riesce a trovare seguaci, tanto che, al primo affacciarsi di tale possibile eventualità, a scanso di contagio, si elimina il “pericolo” al suo apparire! E il sostituto Papa rappresenta certamente un pernicioso veicolo di contagio! Così come per poche altre figure operanti in altri campi. Allontanare dove possibile, eliminare in casi estremi!

E questa è la dittatura bianca, quella che non vedi ma ne senti terribilmente tutti i sintomi! E noi, io e tanti altri silenti e veri democratici, avvertiamo con dolore le tenaglie dell’estirpazione del giusto e sentiamo forte il dovere di far sentire la nostra voce. VENERDÌ 16 MAGGIO ALLE ORE 10.30, dal marciapiede antistante il tribunale di Campobasso, terremo una conferenza stampa-sit in per dimostrare lo sdegno per la decisione del CSM volta all’allontanamento del magistrato Papa e per illustrare tanti altri risvolti e tanti altri casi di mala giustizia, oltre all’iniziativa che anticipa una dura nota da inoltrare allo stesso CSM e ad una protesta dura e ferma da portare ai piedi del Consiglio Superiore della Magistratura.

Questo fanno gli uomini e le donne democratici e liberi/e questo faremo in tanti di noi. Ovviamente ci conteremo e conteremo in particolare i cittadini e i candidati alle comunali di Campobasso, testeremo il loro senso di democrazia e di rispetto delle regole, le loro tante promesse se compatibili con i fatti, loro più di altri, custodi di un palazzo non sempre all’altezza del loro compito e mandato. Ed io, personalmente, elencherò tutte le defezioni perché non mi va di essere imbrogliato intellettualmente. E di fatto!

ADERISCONO ALL’INIZIATIVA: UIL BENI CULTURALI MOLISE, COMITATO INTERREGIONALE CONTRO LE CAMORRE, ASSOCIAZIONE CAPONNETTO SEZ. MOLISE-ABRUZZO, PCL MOLISE, COMITATO PER L’ABROGAZIONE DELLA LEGGE BERARDO.

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