venerdì 2 maggio 2014

Agrario di Larino, non condividiamo le scelte sciagurate della Provincia

Nei Prossimi giorni l'amministrazione comunale di Larino incontrerà il Presidente delle Provincia, De Matteis, al fine di addivenire ad un definitivo accordo sulla questione ITA, sul Polo scolastico di Larino nonché sull'edilizia scolastica della città frentana.








In quella sede ribadiremo che la cultura, lo studio, la ricerca, la sperimentazione sono valori imprescindibili che vanno tutelati e incentivati anche e soprattutto a livello scolastico in ogni ordine e grado di istruzione e che pertanto è urgente e necessario intervenire sull'edilizia scolastica di Larino attraverso la realizzazione di un polo scolastico adeguato e funzionale alle esigenze di tutti: studenti, docenti e amministrazione comunale, provinciale e nell'interesse stesso della nostra Regione (perché coinvolge anche l'unico Istituto Tecnico Agrario del Molise).

Mi corre l'obbligo, e lo faccio volentieri, sottolineare che se per il Presidente, per i Dirigenti e per i tecnici della Provincia, l’Istituto Tecnico Agrario ha trovato ottimale sistemazione nell’Istituto Tecnico per Geometri, per gli studenti che frequentano la scuola, per gli ex allievi, per i docenti, per l'amministrazione comunale di Larino e per chiunque è onesto intellettualmente,  “licealizzare” l'Agrario significa portarlo a morte certa.

I fatti parlano chiaro e testimoniano come Larino continua ad essere usurpata delle sue peculiarità e mortificata da scelte apparentemente inspiegabili: mi riferisco ad esempio al Piano di Dimensionamento Scolastico approvato in Provincia con il quale l’Ita di Larino è il primo Istituto Tecnico Agrario in Italia a non aver ottenuto una deroga: leggittima, visto che è l'unico della Regione e che le sue peculiarità didattiche, logistiche e di ubicazione comportanto esigenze specifiche tanto lontane da quelle che ha un Liceo;

mi riferisco all'inspiegabile progetto presentato dalla Provincia che ha tutte le carte in regola per essere realizzato ma che oggi dopo oltre 10 anni si scopre essere relativo alla sede di un liceo anziché di un Istituto Tecnico Agrario;

mi riferisco alla scelta di avere un ITA lontano dalla sua azienda: è evidente che questo annienta la potenzialità didattica della scuola visto che si basa prevalentemente su lezioni tecnico-pratiche in pieno campo, quindi indispensabili ai fini della preparazione professionale degli studenti.

E' altrettanto inspiegabile lo stato di abbandono della sede storica dell'Istituto, il Villino Petteruti-Romano, acquisito oltre 50 anni fa a caro prezzo dal Comune di Larino per destinarlo a sede dell'unico Istituto Tecnico Agrario Statale della Regione Molise, che lungimiranza politica e culturale, oserei dire!

Oggi invece, si parla del Polo scolastico di Larino, del tutto legittimo per carità, vista la necessità di accorpare in un solo luogo funzioni e servizi scolastici ivi compresa l'unica Dirigenza,  ma nella realtà dei fatti, Larino ha potenzialmente ben due Poli scolastici in essere, uno è in contrada Cappuccini che accoglie già il Geometra e che può accogliere il liceo D'Ovidio (al posto dell'Agrario) che per inciso, deve essere spostato quanto prima dai locali dell'ASREM e quindi giustamente ubicato nel Polo scolastico di C.da Cappuccini; e l'altro, a mio avviso, è proprio l'Istituto tecnico agrario, che già di per se è un importante “polo scolastico” che attira di fatto studenti da tutto il territorio circostante, anche extraregionale, che potrebbe non avere bisogno necessariamente di una gestione di Dirigenza scolastica in loco, dato che il corpo docente insieme all’attuale collaboratore del preside prof. Romano, con la sua grande passione per le discipline agrarie e le sue doti professionali e umane, potrebbero riuscire a farsi carico di una serie di problemi relativi alla conduzione ordinaria dell’Istituto che ha bisogno soprattutto di una giusta ubicazione strategica per favorire la sua naturale potenzialità di attrazione per gli studenti che scelgono questa scuola solo se è in grado di fornire loro nozioni non solo teoriche ma anche e sopratutto pratiche.

Il villino Petteruti va ristrutturato e adeguato alle normative sull'edilizia scolastica con il supporto di una nuova struttura ad esso adiacente progettata con opportuni e appropriati criteri architettonici nonché con un esborso economico di gran lunga inferiore a quello necessario per realizzare un nuovo edificio per l'Istituto stesso, ottenendo così anche un recupero importante del Patrimonio storico e artistico dell'intera comunità larinese,  rappresentato appunto dal Villino Petteruti-Romano, così da avere nuovamente un Istituto Tecnico Agrario immerso nel verde, con una sede prestigiosa in stile liberty, che renderebbe ancora più unica ed importante, anche da un punto di vista storico ed estetico la scuola, asservita da altri edifici già presenti a pochi metri dalla sede, ma che sembrano non esserci poiché intelligentemente seminascosti nel verde degli alberi che li attorniano, alcuni di questi seminuovi, altri da ristrutturare, destinandoli a laboratori di zootecnia, di botanica ecc., il tutto circondato da frutteti, oliveti, vigneti, da una serra e campetti sperimentali già esistenti.

Non dimentichiamoci che dell'area circostante fa parte anche l'orto botanico ove insiste una capannina metereologica e che il tutto è in continuità con il polmone verde di Larino, ovvero il “Vallone della Terra” in cui sono in corso lavori per trasformarlo, con l'impegno di tutti, istituzioni comprese, in un annesso parco aperto al pubblico, e non solo quindi per le esercitazioni tecnico-pratiche degli studenti.

Ad oggi invece, relegando di fatto l'Agrario in un polo scolastico che annulla la sua capacità didattica tecnico-pratica, mortificata dai palazzi da una parte, e dall'altra da un viadatto in cemento armato che impedisce anche la vista della natura all'orizzonte, altro che agrario, altro che attrattiva per nuovi studenti!

Mi auguro però che, questo ennesimo ulteriore incontro con l’Amministrazione Provinciale non risulti essere la solita presa in giro. A proposito voglio ricordare che al Presidente De Matteis ed ai tecnici della struttura provinciale da ben due anni è stata trasmessa tutta la documentazione verbalmente richiesta con lettera protocollata il 20 giugno 2012 con le relative relazioni geologiche e tecniche che attestano in modo inconfutabile la fattibilità della scelta progettuale proposta.

Dobbiamo però constatare come ciò sia stato ignorato e come la struttura tecnico-politica provinciale, senza dare risposta alcuna (ne scritta ne verbale), abbia ritenuto di procedere senza interloquire con i diversi soggetti interessati.

Ma voglio aggiungere un'altra considerazione: sappiamo tutti che le opere pubbliche relative alla ricostruzione necessariamente dovranno essere cantierate entro la fine del mese di giugno, pena la perdita dei finanziamenti stanziati. Mi auguro che la tecnica di aprire un confronto solo alla fine, in una fase in cui le pubbliche amministrazioni hanno i giorni contati per appaltare i lavori, non costituisca il pretesto per giustificare la perdita dei finanziamenti concessi. A scanso di equivoci voglio ricordare ai cittadini e all’amministrazione provinciale che il comune di Larino ha già rilasciato da oltre un mese tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione del polo scolastico pur non condividendone il fine e la scelta. Pertanto per una eventuale malaugurata e sciagurata perdita dei finanziamenti in questione sarà la Provincia a dover assumersi tutte le responsabilità del caso.

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