Riceviamo e pubblichiamo. La pratica sportiva educa, forma, favorisce l’integrazione e la solidarietà, rappresenta una delle possibili soluzioni alle molteplici problematiche legate alla devianza ed il disagio giovanile.
Nei suoi valori etici, educativi e formativi rappresenta, nel promuovere sani stili di vita, lo strumento migliore per la prevenzione delle innumerevoli patologie che affliggono i nostri giovani, come, ad esempio, l’obesità, presente in modo rilevante nella nostra regione con elevati costi sociali diretti e indiretti ad essa collegata. L’analisi della situazione sull’esistenza di infrastrutture sportive del basso Molise, mette in evidenza le preoccupanti carenze e la necessità di programmare in modo adeguato il completamento delle molte incompiute.
Il fenomeno tutt’altro che marginale, persiste in moti comuni e mostra, per vari e molteplici motivi, l’inefficienza dell’amministrazione centrale e periferica o peggio, possibili illecite strategie di potere, finalizzate al non portare a conclusione tali opere. Nel vari comuni basso molisani le strutture sportive incompiute, sono diventate la dimostrazione eloquente dell’esorbitante spreco di risorse pubbliche testimoniate dalla mega palestra di Montelongo, il Palazzetto dello sport di Campomarino, il Velodromo di Casacalenda ed gli ormai famigerati impianti sportivi di Monte Arcano a Larino che, nonostante siano dotati di fondi per una parziale realizzazione, restano ancora incompiuti.
L’opinione pubblica, confida che, le “incompiutezze” e la dilatazione dei tempi di esecuzione, siano oggetto di indagini della magistratura per accertare se, le vere cause e le responsabilità di un così diffuso problema siano riconducibili a carenze di controlli e inadeguatezze amministrative, manchevolezze progettuali, scorrette esecuzioni etc.
Invita gli organi regionali e chi amministra con onestà, etica e lungimiranza le nostre civili comunità, ad attivarsi fattivamente nell’affrontare le problematiche dello sport in generale ed il completamento delle strutture sportive esistenti nella convinzioni che, investire sullo sport, significa, investire su possibili fonti ed opportunità di lavoro, sul futuro dell’educazione di base, il benessere, la salute, la cultura dei nostri giovani.
Il fenomeno tutt’altro che marginale, persiste in moti comuni e mostra, per vari e molteplici motivi, l’inefficienza dell’amministrazione centrale e periferica o peggio, possibili illecite strategie di potere, finalizzate al non portare a conclusione tali opere. Nel vari comuni basso molisani le strutture sportive incompiute, sono diventate la dimostrazione eloquente dell’esorbitante spreco di risorse pubbliche testimoniate dalla mega palestra di Montelongo, il Palazzetto dello sport di Campomarino, il Velodromo di Casacalenda ed gli ormai famigerati impianti sportivi di Monte Arcano a Larino che, nonostante siano dotati di fondi per una parziale realizzazione, restano ancora incompiuti.
L’opinione pubblica, confida che, le “incompiutezze” e la dilatazione dei tempi di esecuzione, siano oggetto di indagini della magistratura per accertare se, le vere cause e le responsabilità di un così diffuso problema siano riconducibili a carenze di controlli e inadeguatezze amministrative, manchevolezze progettuali, scorrette esecuzioni etc.
Invita gli organi regionali e chi amministra con onestà, etica e lungimiranza le nostre civili comunità, ad attivarsi fattivamente nell’affrontare le problematiche dello sport in generale ed il completamento delle strutture sportive esistenti nella convinzioni che, investire sullo sport, significa, investire su possibili fonti ed opportunità di lavoro, sul futuro dell’educazione di base, il benessere, la salute, la cultura dei nostri giovani.
Prof. Elvio Petrecca
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