"L’aumento dell’Iva, che ormai sembra essere sempre più certo, è un triplo errore che va assolutamente scongiurato: in primo luogo perché peggiora la competitività del nostro Paese in Europa, soprattutto rispetto alle grandi nazioni come Francia, Germania e Spagna.
L’Italia, inoltre, raggiungerebbe la Slovenia ad un poco inviabile quinto posto nell’area dell’Euro". Così, in una nota, Confesercenti ribadisce la propria posizione sull’aumento dell’aliquota IVA ordinaria dal 21 al 22%, previsto per il prossimo primo ottobre.
"Siamo più che mai convinti – scrive Confesercenti – che il gettito calerà e quindi l’operazione aumento Iva, che sia palese o che sia 'mascherato' attraverso la formula degli spostamenti dei beni fra le aliquote, divenga un boomerang che contribuirà ancora di più a fare del nostro Paese l’unico ancora in recessione".
"Infine – conclude la nota – l’aumento dell’Iva darà un altro duro colpo ai redditi delle famiglie ed ai consumi, moltiplicando i rischi di chiusure di imprese e disoccupazione. La strada maestra per far rimanere il rapporto deficit Pil entro il 3% è un’altra: ridurre la spesa pubblica colpendo gli sprechi e dando vita d una vera rivoluzione istituzionale".
"Siamo più che mai convinti – scrive Confesercenti – che il gettito calerà e quindi l’operazione aumento Iva, che sia palese o che sia 'mascherato' attraverso la formula degli spostamenti dei beni fra le aliquote, divenga un boomerang che contribuirà ancora di più a fare del nostro Paese l’unico ancora in recessione".
"Infine – conclude la nota – l’aumento dell’Iva darà un altro duro colpo ai redditi delle famiglie ed ai consumi, moltiplicando i rischi di chiusure di imprese e disoccupazione. La strada maestra per far rimanere il rapporto deficit Pil entro il 3% è un’altra: ridurre la spesa pubblica colpendo gli sprechi e dando vita d una vera rivoluzione istituzionale".
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