Solo il 32% degli italiani partirà per le tradizionali vacanze estive. Si prevede un netto calo anche a Settembre (-6%).
Purtroppo, a stagione avviata, dopo il disastro totale a Giugno e quello pessimo di Luglio, si confermano le previsioni negative sull’andamento complessivo del turismo nel nostro Paese effettuate dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Secondo le nostre indagini a campione, quest’anno, solo il 32% degli italiani partirà per le tradizionali vacanze estive (di almeno una settimana), ovvero 19,2 milioni di cittadini.
La maggior parte di essi punterà, in ogni caso, a trascorrere delle vacanze improntate al risparmio. Si consolidano sempre di più, in tal senso, le nuove modalità di turismo low cost: alle ormai note vacanze last minute e last second, si affiancano le vacanze 'mordi e fuggi' (il cui il numero dei pernottamenti si riduce a 2-4 notti), la ricerca di ospitalità presso amici e parenti e lo scambio casa.
Quest’anno si riduce anche il numero di cittadini che decideranno di partire verso fine stagione (settembre - ottobre): l’O.N.F. stima una riduzione dopo i primi dati a consuntivo Giugno-Luglio del 5-6% rispetto allo scorso anno.
Un andamento sul quale pesa, oltre alla drastica riduzione del potere di acquisto, anche l’insopportabile clima di incertezza in cui vivono le famiglie.
Per questo è fondamentale che il Governo si decida a sciogliere il nodo relativo a IMU, IVA e Tares: senza risoluzioni rapide in tal senso, i cittadini continueranno a trovarsi nella condizione di non poter programmare consumi e impegni di alcun tipo, con danni irreparabili all’intera economia. A risentire di tale tendenza, intanto, sono soprattutto le imprese che operano nel settore del turismo, le cui chiusure e fallimenti sono all’ordine del giorno.
"È un dovere prioritario del Governo incentivare e valorizzare il settore del turismo, che rappresenta una grande opportunità di ripresa e crescita per l’intera economia italiana.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Le analisi ed i dibattiti in tal senso sono stati moltissimi in questi anni, ora è giunto il momento di passare ai fatti ed alle proposte concrete, in particolare per la ripresa degli investimenti destinati alla modernizzazione ed al miglioramento degli standard di qualità del settore turistico, per permettere all’Italia di tornare ad intercettare la domanda turistica che, almeno a livello internazionale, risulta in crescita.
Per incrementare la domanda interna, invece, è urgente avviare interventi mirati al rilancio del potere di acquisto delle famiglie, attraverso un processo di detassazione.
La maggior parte di essi punterà, in ogni caso, a trascorrere delle vacanze improntate al risparmio. Si consolidano sempre di più, in tal senso, le nuove modalità di turismo low cost: alle ormai note vacanze last minute e last second, si affiancano le vacanze 'mordi e fuggi' (il cui il numero dei pernottamenti si riduce a 2-4 notti), la ricerca di ospitalità presso amici e parenti e lo scambio casa.
Quest’anno si riduce anche il numero di cittadini che decideranno di partire verso fine stagione (settembre - ottobre): l’O.N.F. stima una riduzione dopo i primi dati a consuntivo Giugno-Luglio del 5-6% rispetto allo scorso anno.
Un andamento sul quale pesa, oltre alla drastica riduzione del potere di acquisto, anche l’insopportabile clima di incertezza in cui vivono le famiglie.
Per questo è fondamentale che il Governo si decida a sciogliere il nodo relativo a IMU, IVA e Tares: senza risoluzioni rapide in tal senso, i cittadini continueranno a trovarsi nella condizione di non poter programmare consumi e impegni di alcun tipo, con danni irreparabili all’intera economia. A risentire di tale tendenza, intanto, sono soprattutto le imprese che operano nel settore del turismo, le cui chiusure e fallimenti sono all’ordine del giorno.
"È un dovere prioritario del Governo incentivare e valorizzare il settore del turismo, che rappresenta una grande opportunità di ripresa e crescita per l’intera economia italiana.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Le analisi ed i dibattiti in tal senso sono stati moltissimi in questi anni, ora è giunto il momento di passare ai fatti ed alle proposte concrete, in particolare per la ripresa degli investimenti destinati alla modernizzazione ed al miglioramento degli standard di qualità del settore turistico, per permettere all’Italia di tornare ad intercettare la domanda turistica che, almeno a livello internazionale, risulta in crescita.
Per incrementare la domanda interna, invece, è urgente avviare interventi mirati al rilancio del potere di acquisto delle famiglie, attraverso un processo di detassazione.
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